Venerdì alla Camcom la presentazione del progetto ‘Rete moda italiana’ proposto dall’associazione Euridit di Giorgio Gagliardi: entusiasmo dell’assessore Scarabeo, che spera nel rilancio del sistema manifatturiero della Regione il quale, attraverso l’attivazione di un percorso formativo, valorizzi le capacità dei giovani talenti. Nell’ambito dell’iniziativa, è prevista la realizzazione di una collezione moda (jeans-sportwear) da parte della costituenda rete di imprese: partner d’eccezione, la maison Renato Balestra
ISERNIA. Promosso dalla Provincia di Isernia, dall’Associazione Erudit e da un ampio partenariato sociale e istituzionale, è stato organizzato per venerdì 6 dicembre alle 9.30, presso la Camera di Commercio di Isernia, un incontro che vuole delineare un nuovo sistema di sviluppo del settore della moda nel Molise. L’assessore regionale alle Attività Produttive, Massimiliano Scarabeo, ha accolto positivamente l’idea che si vuole portare avanti come “un’iniziativa lodevole per promuovere il made in Molise in un comparto che ha sempre dimostrato di essere un motore per la crescita economica ed occupazionale della regione”.

“Questa è un’iniziativa che ha ambizioni molto serie – prosegue l’assessore – per lo sviluppo delle reti d’impresa e della valorizzazione delle competenze nel costituendo Distretto Moda del Molise-Sannio. Il confronto serio tra istituzioni e imprese porta risultati utili alla crescita e allo sviluppo di un comparto importantissimo per l’intera economia regionale. Salvaguardare il sistema manufatturiero della nostra regione, in un settore trainante per la nostra economia è una delle idee che questa occasione vuole promuovere. Una iniziativa che attraverso l’attivazione di un percorso formativo vuole valorizzare le capacità dei nostri giovani talenti, in particolar modo coloro che studiano moda e costume presso l’istituto Manuppella di Isernia. Confesso di essere particolarmente affascinato da questa idea, che andrà a coinvolgere i nostri ragazzi e le nostre imprese, che così potranno sperimentare una forma di cooperazione produttiva utile per uno sviluppo futuro in questo campo. Quello del tessile è un segmento fondamentale per l’economia e l’occupazione di questa regione, ancor di più per la Provincia di Isernia ed è perciò importante che vada supportato in questo momento così difficile”.

Ma in cosa consiste il progetto? Per capirlo, bisogna fare un passo indietro, come spiega in una nota Giorgio Gagliardi di Euridit. “L’ultimo rapporto Svimez – scrive Gagliardi – delinea un quadro preoccupante del nostro Paese: un costante calo della produzione manifatturiera italiana (-25 per cento negli ultimi 5 anni) e un Meridione a rischio ‘desertificazione industriale’. Il sistema manifatturiero però, all’interno di questi dati fortemente negativi, ha dimostrato di saper competere nei mercati internazionali. Una recente indagine realizzata da Unioncamere, Symbola e Fondazione Edison, segnala un incremento delle esportazioni italiane, nel periodo 2008 – 2012, superiore alla Germania e alla Francia. Nel solo 2012 l’export del sistema moda italiano è cresciuto del 3,6%, frantumando così il record precedente che risaliva al 2001. A fronte però di questo incremento dell’export, si registra una costante riduzione della produzione manifatturiera e dell’occupazione. Nel settore moda, in particolare, i cali più consistenti si rilevano al Sud (Basilicata -6,9 per cento, Puglia -6,5, Molise -5,5) Si potrebbe quindi affermare che le aziende leader del made in Italy vendono di più nel mondo e producono meno in Italia. Agganciare il tessuto delle piccole imprese, che rappresenta la parte prevalente del settore, alla ripresa dell’export nel settore moda rappresenta quindi un importante obiettivo per dare un futuro al nostro manifatturiero. Far sì che questa crescita delle esportazioni si traduca in un incremento delle lavorazioni manifatturiere nel nostro Paese – argomenta Gagliardi – rappresenta un obiettivo largamente condiviso (in Italia e in Europa) e particolarmente importante per la nostra economia e per l’occupazione”.

UN NUOVO PERCORSO DI SVILUPPO PER IL SISTEMA MODA CHE VALORIZZI LA SUA CREATIVITÀ E COMPETENZA MANIFATTURIERA. “Il sistema moda in Molise ha rappresentato, negli anni, un settore trainante per l’economia molisana. Il suo sviluppo coincide con lo straordinario successo di mercato del marchio ‘POP 84’, che alimentò la creazione di veri e propri sistemi produttivi in Molise e nei territori circostanti (vedi distretto moda S. Marco dei Cavoti), caratterizzati da un’altissima incidenza di manodopera femminile. Rilanciare il sistema moda molisano, e con esso il sistema manifatturiero locale, rappresenta un importante obiettivo per favorire la crescita economica e l’occupazione nella nostra regione – prosegue Gagliardi – Un obiettivo, questo, da perseguire prioritariamente attraverso la valorizzazione dell’enorme patrimonio di competenze presenti sul territorio, con il quale stimolare e favorire:
a) la creazione di organiche forme di cooperazione tra produttori (rete) e tra sistema produttivo e sistema distributivo (vedi contratti di rete), per ottimizzare i processi produttivi e commerciali in seno alla filiera stessa supportando, in una logica competitiva, le imprese del settore;
b) la valorizzazione delle produzioni made in Italy, caratterizzate da un ciclo di lavorazione ‘tracciato’ e in grado di assicurare l’originalità del prodotto, la provenienza dello stesso, il rispetto dell’ambiente e di coloro che vi lavorano, così come richiesto da una fascia crescente di consumatori;
c) la promozione del sistema moda molisano, che costituisce un tratto identitario e culturale della nostra regione, in grado di trasmettere ‘all’esterno’ un’immagine creativa e laboriosa del nostro territorio.
In questo contesto l’auspicato e previsto rilancio della Ittierre riveste una particolare importanza. L’azienda infatti, insieme allo storico marchio POP 84, ha trainato lo sviluppo del settore moda in Molise, assicurando elevati livelli occupazionali diretti e indiretti e la formazione di un patrimonio di competenze e di cultura sul ‘prodotto’ che rappresentano un punto di forza per il sistema moda regionale”.
DISTRETTO MODA E RETI D’IMPRESA. “Investire sul territorio – aggiunge ancora Gagliardi – garantire maggiori risorse alla creatività, puntare alla formazione dei giovani, incentivare le reti d’impresa, favorire l’internazionalizzazione delle imprese, stimolare una solidarietà di sistema in cui le aziende leader si facciano carico di mantenere viva e dinamica l’intera filiera della moda, incluse le eccellenze artigiane. Sono questi i punti strategici indicati nel ‘manifesto della moda‘, sottoscritto dalle principali griffes, che coniugano l’esigenza di innovazione dei modelli organizzativi con una diversa attenzione/tensione alla salvaguardia e alla promozione del made in Italy e del suo ampio e articolato sistema produttivo, spesso costituito da tanti piccoli laboratori artigiani che, con il loro saper fare, hanno contribuito al successo internazionale della moda italiana. Su questi temi, venerdì 6 dicembre alle ore 9:30 presso la Camcom di Isernia, si terrà un incontro ad hoc. Distretto moda, reti d’impresa, valorizzazione delle competenze, supporto alle imprese del sistema moda sono la cornice all’interno della quale si articoleranno le riflessioni e le proposte che avranno l’inequivocabile obiettivo di salvaguardare e promuovere il made in Italy con il suo sistema manifatturiero, particolarmente apprezzato dai mercati, che assicura elevati livelli occupazionali in Molise e in Italia”.

DISTRETTO MODA. “Con la prevista ripresa della Ittierre – questo l’auspicio di Gagliardi – riteniamo possa prendere nuovamente corpo la proposta di riconoscimento, per l’area in questione, di ‘distretto moda – Molise Sannio’ (formulata ai sensi dell’art. 17 della L.R. 8/2004). Un riconoscimento, questo, che rappresenterebbe la cornice ideale di un nuovo percorso di sviluppo per il sistema moda in Molise, stimolerebbe ulteriormente un ‘comune sforzo progettuale’ (così come previsto dall’art.19 della richiamata legge regionale) e rafforzerebbe l’immagine del sistema moda molisano nel mercato nazionale e internazionale”.
CENTRO SERVIZI INNOVAZIONE E RICERCA. “Valorizzare e utilizzare al meglio le attuali professionalità e competenze, formate negli anni in Molise, per attivare e sviluppare un’importante funzione di ‘servizio’ a supporto della crescita del costituendo distretto moda, può rappresentare una scelta vincente per collegare saldamente il nostro tessuto produttivo alle continue innovazioni/cambiamenti in atto nel settore. Un centro servizi, quindi, come punto d’incontro tra produzione e creatività (come da documento della Commissione europea sulle scelte strategiche per la competitività del sistema moda), in grado di favorire, in sintonia con il partenariato istituzionale ed economico-sociale del distretto, l’accesso a programmi nazionali e comunitari (es. Horizon 2020) anche in una logica di ‘best practice’, tesi ad investire nella conoscenza, nelle competenze, nella creatività e nell’innovazione. Un centro capace, inoltre, di stimolare e coordinare l’attivazione di organiche forme di cooperazione tra imprese, favorendo un processo di ‘internazionalizzazione di rete’ piuttosto che di azienda. Un centro capace, infine, di assolvere alla funzione di ‘Laboratorio/incubatore’ finalizzato alla formazione e alla creazione di nuove imprese, anche in una logica spin-off”.
RETI D’IMPRESA. “Il progetto “Rete Moda Italiana”, presentato nei giorni scorsi, si muove proprio in questa direzione e prevede lo sviluppo di una cooperazione produttiva tra le imprese moda promotrici dell’iniziativa, fondata sulla ‘complementarietà di fase’. Una ‘rete’ che intende dotarsi, al suo interno, di un ciclo di lavorazione ‘tracciato’, in grado di assicurare, per i capi prodotti, l’originalità, la provenienza, il rispetto dell’ambiente e di coloro che vi lavorano. In questo contesto – conclude Gagliardi – si colloca il progetto ‘Una buona idea’, che prevede la realizzazione di una collezione moda (jeans-sportwear) da parte della costituenda rete di imprese. Un progetto attraverso il quale sperimentare una prima importante forma di cooperazione produttiva propedeutica alla successiva formalizzazione del contratto di rete. Una iniziativa, infine, con la quale delineare e successivamente sperimentare percorsi collaborativi tra la rete di imprese e il centro servizi innovazione e ricerca sopra proposto. Partner d’eccezione dell’iniziativa sarà la maison ‘Renato Balestra’, che rappresenta un marchio storico della moda italiana e una tra le migliori espressioni del “made in italy”.