Giuseppe D’Ippolito, Idv, sgancia la bomba durante l’assise di stamani: rivela che che più di qualcuno tra i consiglieri firmava e andava via, senza partecipare ai lavori ma percependo comunque il gettone di presenza. Durante il Consiglio provinciale, il dirigente del Settore Finanze Gabriella Petrollini, su richiesta del consigliere Pdl Antonio Potena, svela tutte le spese della politica: 230mila euro per il Consiglio, 413mila per la Giunta. Nel 2012 spesi 643mila euro, quasi quanto i fondi necessari per lo sgombero neve, la biblioteca, il lavoro straordinario e parte delle spese per il riscaldamento nelle scuole
ISERNIA. Ormai non è più un mistero. L’apparato politico della Provincia di Isernia costa, eccome se costa. Nel 2012, le spese della Giunta provinciale di Isernia sono state pari a 413mila euro; quelle per il funzionamento del Consiglio, circa 230mila. In totale, 643mila euro lordi: quasi la stessa somma che lo Stato ha riassegnato all’ente per lo sgombero neve, la biblioteca, il lavoro straordinario e, in parte, per le spese del riscaldamento nelle scuole, cui hanno contribuito anche i dipendenti e i dirigenti con tagli alla propria indennità accessoria per 80mila euro. A svelare le magagne, durante l’assise di oggi, è stato il dirigente del Settore Finanze, Gabriella Petrollini, su invito del consigliere Pdl Antonio Potena. Ecco le cifre percepite da presidenti assessori e consiglieri, uno per uno: numeri che faranno discutere, poco ma sicuro. Anche perché molti moralisti della politica predicano bene, invocando tagli e decurtazioni, ma in realtà sono tra i primi a percepire corposi emolumenti tra missioni e rimborsi vari. Inoltre, qualcuno, in commissione, avrebbe fatto anche il furbo. Va precisato che gli assessori devono partecipare alle commissioni se chiamati, ma senza percepire il gettone di presenza.
QUANTO COSTA UN CONSIGLIERE. Per i consiglieri provinciali, il gettone lordo annuo del 2012 (comprensivo di partecipazione a Consigli, commissioni e missioni) è stato pari a 230mila euro così ripartiti:
Nome | Carica |
Gettone lordo
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Lauro CICCHINO |
Presidente del Consiglio |
17.500 euro
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Camillo Di PASQUALE | Consigliere (2012) | 3.600 euro |
Gino DI SILVESTRO | Consigliere |
19.400 euro
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Roberto DI PASQUALE |
Consigliere | 6.500 euro |
Angelo CAMELE | Consigliere |
2.984 euro
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Antonio POTENA | Consigliere | 5.200 euro |
Franco MARTONE | Consigliere |
8.900 euro
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Alessandro VALLETTA | Consigliere |
3.190 euro
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Antonino LATINO | Consigliere |
16.130 euro
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Gregorio PERNA | Consigliere | 8.500 euro |
Antonio CONTI | Consigliere | 7.966 euro |
Alfredo RICCI | Consigliere | 9.500 euro |
Aldo CICERONE | Consigliere | 15.490 euro, di cui 5.900 di RIMBORSI AL DATORE DI LAVORO |
Mario LOMBARDI | Consigliere (2012) | 9.074 euro |
Romeo DE LUCA | Consigliere | 19mila, di cui 9.900 di RIMBORSI AL DATORE DI LAVORO |
Massimo VOLPE | Consigliere | 10.800 euro |
Fausto POMPEO | Consigliere | 9.200 euro |
Antonio SORBO | Consigliere | 17mila euro |
Cristofaro CARRINO | Consigliere | 3.091 euro |
Placido CACCIAVILLANI | Consigliere |
8.189 euro
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Marcello CUZZONE | Consigliere | 11.141 euro |
Giovancarmine MANCINI | Consigliere |
13.500 euro |
Giuseppe D’IPPOLITO | Consigliere | 2.150 euro |
Desio NOTARDONATO | Consigliere | 1.900 euro |
LE SPESE DELLA GIUNTA PROVINCIALE. Ecco le indennità lorde annue 2012: in tutto, 413mila euro.
Luigi MAZZUTO: 100.900 euro, di cui 16mila di rimborso al datore di lavoro
Alessandro ARCARO: 24.600 euro
Filomena CALENDA: 33.043 euro
Camillo DI PASQUALE 12.700 euro
Clementino PALLANTE 40.430 euro
Antonio TEDESCHI 38.397 euro
Gino TACCONE 54.200 euro di cui 17mila di rimborsi al datore di lavoro
Florindo Di LUCENTE 44.500 euro
Gaetano MARUCCI 36.023 euro
L’ACCUSA DI D’IPPOLITO. L’esponente dell’Idv Giuseppe D’Ippolito lancia, a margine della discussione sui costi della politica, un’accusa pesantissima: “In qualche commissione si facevano riunioni cinque volte a settimana – ha rivelato – con i membri che percepivano 42 euro lordi, pari a 20 netti. Molti consiglieri, però, firmavano e andavano via“. Se fosse vero, ce ne sarebbe per la procura della Repubblica.