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D’Apollonio boccia il bilancio: da Brasiello solo spot, ma nessun progetto per il futuro

Il consigliere di ‘Isernia in Comune’: “Non sono state stanziate somme a sufficienza per la manutenzione ordinaria delle strade, per la messa in sicurezza e la manutenzione delle scuole, per la pubblica istruzione, per la salvaguardia delle strutture pubbliche come la villa comunale. Anche per i giovani non è stato previsto quasi niente. Non si colgono segnali in favore del sociale, della cultura e delle fasce deboli della popolazione, nonostante il notevole e crescente incremento di ‘nuovi poveri’, come ci riferisce l’ultimo recente rapporto della Caritas”

 

ISERNIA. Un bilancio “senza identità e senz’anima”. Questo il commento di Giacomo d’Apollonio, consigliere comunale di ‘Isernia in Comune’, dopo l’approvazione del documento contabile, ieri, a Palazzo San Francesco. Partendo dal presupposto che i tagli dello Stato agli enti locali e la Legge di Stabilità 2013 non consentono di agire in autonomia  e libertà, d’Apollonio ha sottolineato come l’opposizione di centrodestra, per il bene esclusivo della collettività, abbia derogato dai termini previsti dal 2° comma dell’art. 227 del Testo Unico degli enti locali (che stabilisce come, 20 giorni prima del Consiglio comunale, il bilancio debba essere posto all’attenzione dei consiglieri). Tutto ciò per consentire, in tempo utile, ai competenti Uffici amministrativi di procedere ad eventuali pagamenti di spettanze a favore di imprese e attività economiche che vantano crediti nei confronti del Comune, nonché dipendenti dell’ente stesso che ne attendono giustamente il saldo, magari entro la fine dell’anno in corso. Ma, dopo ciò, ha bocciato senza appello il bilancio, specchio di un’amministrazione definita “assolutamente deludente e priva di progettualità”. 

“Ritengo  che il bilancio doveva prevedere somme adeguate per meglio rispondere alle reali esigenze dei cittadini – ha dichiarato d’Apollonio – Non sono state stanziate somme a sufficienza per la manutenzione ordinaria delle strade, per la messa in sicurezza e la manutenzione delle scuole, per la pubblica istruzione, per la salvaguardia delle strutture pubbliche come la villa comunale. Anche per i giovani non è stato previsto quasi niente. Non si colgono segnali in favore del sociale, della cultura e delle fasce deboli della popolazione, nonostante il notevole e crescente incremento di ‘nuovi poveri’, come ci riferisce l’ultimo recente rapporto della Caritas“. Nel bilancio dell’amministrazione Brasiello, insomma, “non sono ravvisabili – ha continuato l’esponente di minoranza – scelte politiche adeguate e giuste. E’ solo un insieme di numeri che servono a far quadrare i conti. Null’altro”. D’Apollonio, durante il suo intervento in Consiglio comunale, ha invocato “un supplemento di politica” oltre alla necessità “di discutere e compiere scelte. Ogni sindaco, di norma, vorrebbe caratterizzarsi per la sua gestione – ha argomentato – indirizzando gli impegni e la spesa nei diversi settori pubblici, come ad esempio il governo del territorio, l’urbanistica, la cultura, le scuole, l’ambiente, le politiche sociali, lo sport, la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica, il miglioramento dei servizi pubblici locali oppure la realizzazione di opere pubbliche. Ma sino ad oggi, nonostante la buona volontà e gli sforzi profusi, il risultato appare deludente. Anche se è da tener conto che sono trascorsi solo alcuni mesi dalle elezioni comunali, il bilancio presentato è emblematico dell’operato di questa amministrazione”. Per il consigliere d’opposizione,  “ciò che risulta più evidente è proprio la mancanza di un disegno politico preciso, che impedisce alla città di Isernia di sviluppare le proprie potenzialità. Ancora non è chiaro quale sia l’idea – questo l’affondo di d’Apollonio – la visione che questa amministrazione ha della città; quale sia il punto di vista dal quale osserva Isernia; come si immagina debba essere la nostra cittadina da qui a 20-30 anni. Dove andiamo, in che direzione ci muoviamo? Io questo non l’ho capito e temo non l’abbiano capito nemmeno i nostri concittadini. Non c’è una seria programmazione, non c’è progettualità. Si naviga a vista e si mettono in campo interventi spot, provvedimenti che non si spingono a guardare oltre l’arco temporale di qualche mese, che non riescono a ridisegnare il profilo della città di Isernia. Puntiamo sul centro storico? Riqualifichiamo alcune aree della città o le borgate? Lavoriamo alacremente per rilanciare la nostra asserita vocazione turistica? Ci impegniamo per una seria politica volta a favorire la cultura? Creiamo opportunità per l’occupazione giovanile? Tutti temi  ampiamente sbandierati in campagna elettorale. Quali priorità sono state scelte da quest’amministrazione?”. Mistero, per il consigliere di ‘Isernia in Comune’. “Nutriamo grandi aspettative – ha proseguito d’Apollonio – nei trasferimenti finanziari che potrà far arrivare la Regione, governata com’è da un’amministrazione di colore politico identico a questa maggioranza. Un’amministrazione che, in campagna elettorale, in virtù di questa vicinanza politica, ha affermato che Isernia sarebbe stata particolarmente beneficiata. Cosa che finora non mi pare stia avvenendo. Anzi, sono stati colti segnali che vanno in tutt’altra direzione. Con questo Patto di stabilità idiota e depressivo che la politica del rigore ci ha stretto al collo – ha concluso d’Apollonio – diventa fondamentale avere la capacità di reperire fondi da altri enti. E mi dispiace ribadirlo, ma questa amministrazione non ce l’ha, questa capacità”.

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