HomeREGIONEConferenza green economy, Frattura: “Le Regioni protagoniste del nuovo modello di sviluppo”

Conferenza green economy, Frattura: “Le Regioni protagoniste del nuovo modello di sviluppo”

Il presidente della Regione a Roma per l’incontro nazionale a tema: “Una nuova economia orientata alla sostenibilità, alla tutela dell’ambiente, alla valorizzazione delle aree naturali, rappresenta una delle vie principali per ragionare di sviluppo”

 

ROMA. Paolo Di Laura Frattura, presidente della Regione Molise, prende parte alla conferenza nazionale sulla green economy. La riunione si è svolta ieri a Roma, presso l’aula magna dell’università la Sapienza. “La conoscenza e il coinvolgimento dei territori sono presupposti fondamentali per la creazione di ambiti protetti dedicati alla salvaguardia della biodiversità e per la loro gestione ottimale”. Questo il messaggio che il presidente Frattura ha portato a Roma, intervenendo ai lavori della conferenza nazionale ‘La natura dell’Italia’, organizzata dal ministro dell’ambiente Andrea Orlando. Tra le tante personalità di spicco, ospite d’eccellenza il Premio Nobel per la fisica, il senatore a vita Carlo Rubbia. La conferenza ha visto gli interventi dei ministri Orlando, Saccomanni, Giovannini e Lorenzin, e l’approfondimento del commissario europeo per l’Ambiente Janez Potocnik. In seguito il presidente Frattura, nella veste di rappresentante della conferenza delle Regioni, ha posto l’accento sulla necessità di una governance quanto più condivisa e partecipata. “Vedere insieme oggi la commissione europea – introduce Frattura –  il mondo politico, il mondo produttivo, il mondo accademico e gli enti locali, è per tutti noi l’atteso segnale della condivisione di progetto che crediamo assolutamente possibile e sul quale vogliamo convogliare energie e risorse. Il ritorno alla natura come ritorno al futuro. Per molti anni abbiamo considerato – ha analizzato il presidente della Regione Molise – il perseguimento dello sviluppo economico e della tutela dell’ambiente come obiettivi tra loro inconciliabili. Questa irragionevole convinzione appare finalmente superata. È evidente che un green new deal, una nuova economia orientata alla sostenibilità, alla tutela dell’ambiente, alla valorizzazione delle aree naturali, rappresenta una delle vie principali per ragionare di sviluppo. E soprattutto – prosegue Frattura –  per respirare al meglio quegli annunci di speranza per una recessione forse superata. Se la ripresa è davanti a noi, l’economia verde ne sarà il motore più attivo. Sono i numeri, risorse e occupati ‘verdi’ – aggiunge –  a imporci ragionamenti concreti sui temi della biodiversità, delle aree protette e della green economy con gli esperti del settore, del mondo economico e universitario. Tanti nostri cittadini, soprattutto tantissimi giovani, scelgono la natura come campo di investimento delle loro capacità. La conferenza delle Regioni – sottolinea il governatore del Molise – vuole essere teatro di confronto per comprendere quali sinergie attivare per proporre un nuovo modello di sviluppo più sostenibile sotto il profilo ambientale, sociale, economico. Un modello che garantisca occupazione e qualità della vita, ripartendo dalla valorizzazione delle numerose eccellenze presenti in quei nostri territori che hanno saputo mantenere un corretto equilibrio tra uomo e natura e puntare sulle produzioni di qualità”. In seguito Frattura prosegue mostrando i risultati raggiunti dalle Regioni in materia ambientale. “Il ruolo delle Regioni è rilevante – ha evidenziato – poiché le Regioni hanno istituto, dal 1991 al 2010, 134 parchi regionali, 365 riserve naturali regionali, 171 aree naturali protette  per un totale di circa 1,6 milioni di ettari”. Poi, riprendendo i dati di Unioncamere, il presidente del Molise mette in risalto che “dal 2008 ad oggi, anche senza contare l’agricoltura, 328 mila aziende italiane dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente hanno investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale e risparmiare energia: il 22 per cento di tutte le imprese nazionali. Dalle quali quest’anno arriverà il 38 per cento di tutte le assunzioni programmate nell’industria e nei servizi. Chi investe green – rimarca Frattura – è più forte all’estero: il 42 per cento delle imprese manifatturiere che fanno eco-investimenti esporta i propri prodotti, contro il 25,4 per cento di quelle che non lo fanno. “Solo attraverso una efficace conservazione del capitale naturale si pongono le basi per la realizzazione di un benessere duraturo. Del resto – conclude il presidente Frattura – la natura dell’Italia è un unicum che da sempre produce sviluppo. Nostro dovere e nostro impegno tutelarla e valorizzarla tutti insieme”.

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