Il noto professionista isernino ha intrattenuto gli alunni di quinta elementare del Polo scolastico di San Lazzaro con un spiegazione sull’origine del riconoscimento dei nostri diritti fondamentali e inviolabili e sul funzionamento del nostro ordinamento
ISERNIA. Torna in cattedra per spiegare la Costituzione a una platea di bambini. Si tratta del professore Umberto Colalillo che sabato 14 dicembre, ha impartito questa importante lezione a circa 250 alunni del Polo scolastico di San Lazzaro. Se trasmettere le proprie conoscenze a studenti universitari o a professionisti, l’impresa risulta piuttosto semplice poiché tutta una serie di conoscenze basilari risultano acquisite, spiegare a dei bambini di quinta elementare la struttura del nostro ordinamento costituzionale e i principi che lo regolano non è cosa semplice. Il noto professionista isernino è riuscito, tuttavia, a incantare i bambini con un esordio a loro familiare: “Cari bambini, c’era una volta…”. Il nostro ordinamento è stato metaforicamente descritto come un’automobile: alla guida c’è il Capo del Governo, sul sedile posteriore il Presidente della Repubblica che, come a un esame di guida, controlla l’andatura, la direzione e il rispetto della segnaletica stradale. A scortarla, per evitare inversioni o sbandate effettuate in momenti di distrazione del Presidente della Repubblica, ci sono i corazzieri a cavallo, ossia la Corte Costituzionale. I bambini hanno seguito per filo e per segno ogni punto di questo simpatico racconto, nonostante lo scetticismo iniziale delle maestre: non pensavano che i piccoli alunni potessero mantenere alto il livello di attenzione per tutta la lezione. I bambini hanno iniziato, poi, a domandarsi quale fosse la fine di quella storia. È a questo punto che il professor Colalillo, accompagnato dal suo allievo, il dottor Damiano Ciarniello, ultimo di altri cinquantaquattro, ha spiegato che questa bellissima storia non avrà mai una fine perché rappresenta il riconoscimento di tutti i nostri diritti fondamentali e inviolabili. “E se non ci fosse la Costituzione?”- ha domandato incuriosito un bambino. “Provate a immaginare un giorno a scuola senza la maestra e senza regole”. L’idea, per un tratto, non è sembrata dispiacere ai bambini, che hanno manifestato tutta la loro euforia al pensiero di una scuola senza insegnanti. Ma poi il professore ha spiegato che senza regole ognuno vorrebbe fare una cosa diversa e finirebbe per dominare il più forte, non ci sarebbe più giustizia e verrebbe meno l’uguaglianza che tanto solennemente sancisce la nostra Carta Costituzionale. Al termine della lezione i bambini hanno fatto numerosissime domande, dando vita a un vivace dibattito, a testimonianza che nonostante la loro giovane età, stanno maturando già una forte coscienza sociale su temi di stretta attualità: la crisi del sistema, il diritto alla salute, i problemi legati alle risorse finanziarie, l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. L’interesse dei bambini è stato sempre altissimo, tanto è vero che se dopo circa due ore il professore Colalillo, incalzato da numerosissime domande, non si fosse avviato alla conclusione, molto probabilmente l’incontro si sarebbe protratto ulteriormente. Sentimentale e piena di speranze per il futuro, l’ultima battuta è spettata al professor Colalillo: “Quando avevo la vostra età, avevamo da mangiare solo pane, olio e zucchero, voi oggi avete tante cose che rappresentano la conquista dei vostri nonni e che i vostri genitori hanno saputo conservare. Per il futuro è un vostro dovere fare in modo che questo mondo possa essere migliore.”
