HomeSenza categoriaPiano scolastico approvato dalla Regione: a Isernia due dirigenze 'paritarie'

Piano scolastico approvato dalla Regione: a Isernia due dirigenze ‘paritarie’

Le presidenze: Giovanni XXIII, San Lazzaro e Ignazio Silone per un totale di 1.246 alunni;  San Giovanni Bosco, Andrea d’Isernia e San Pietro Celestino per un totale di 1.177 alunni. Pioggia di critiche su Brasiello: il consigliere comunale Eugenio Kniahynicki ne contesta lo scarso attivismo a tutela delle tre autonomie in sede di conferenza dei sindaci. Il presidente del Consiglio provinciale Lauro Cicchino: nessun ‘furto’ da parte di Castelpetroso, i paesi non possono certo scomparire. L’assessore provinciale all’Istruzione Andrea Di Lucente: “Si è fatto battere da Venafro e  se l’è presa con i piccoli centri”. Monteroduni e Cerro perdono la presidenza in favore di Montaquila e Colli

 

ISERNIA. E’ stato finalmente approvato dal Consiglio regionale il Piano scolastico 2014/2016.Nel documento è stato previsto, dopo il voto all’unanimità, l’emendamento presentato dal consigliere di Rialzati Molise Vincenzo Cotugno che proponeva una nuova organizzazione per il Comune di Isernia. In sostanza, due saranno le autonomie  nell’ambito del Comune pentro: Giovanni XXIII, San Lazzaro e Ignazio Silone, per un totale di 1.246 alunni; e San Giovanni Bosco, Andrea d’Isernia e San Pietro Celestino per un totale di 1.177 alunni. Numeri omogenei, che hanno visto anche il gradimento dei docenti. Non è stata presa in considerazione, invece, la proposta di ripristino delle tre autonomie scolastiche, che avrebbe significato lo stravolgimento di quanto approvato a larga maggioranza dalla conferenza dei sindaci della provincia di Isernia. Il Consiglio regionale ha recepito quanto proposto dalla conferenza dei sindaci quasi nella sua interezza: solo Monteroduni e Cerro al Volturno hanno perso la presidenza, rispetto alla previsione originaria, rispettivamente in favore di Montaquila e Colli al Volturno. 

Al centro, Eugenio Kniahynicki
Al centro, Eugenio Kniahynicki

Dopo il voto, finisce sotto accusa il sindaco di isernia Luigi Brasiello. Come spiega il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Eugenio Kniahynicki dal proprio profilo Facebook, “la proposta di ripristinare le tre dirigenze non proveniva dai docenti, ma dalla maggioranza per porre rimedio a quanto non fatto dal sindaco in sede di conferenza dei sindaci che si sono espressi a riguardo. Inoltre i docenti stessi sono stati invitati a partecipare ai lavori della Commissione consiliare dalla minoranza: infatti la commissione riunitasi nella tarda mattinata di venerdì 13 dicembre è stata aggiornata alla mattinata di lunedì 16, dove sono intervenuti alcuni rappresentanti delle scuole ‘Andrea d’Isernia’ e ‘Giovanni XXIII'”. Il consigliere di centrodestra sottolinea anche, come già fatto durante il dibattito in sede di commissione, che la dirigenza mancante ad Isernia “non è stata ‘strappata’ dal Comune di Castelpetroso piuttosto che da altri enti, ma è stata persa a causa della sottovalutazione da parte del sindaco del problema e da un tardivo intervento dello stesso a riguardo. Infine, il voto di astensione dei componenti della commissione appartenenti all’area di minoranza è stato dettato dal fatto che vi sono responsabilità oggettive da parte di chi avrebbe dovuto difendere  le tre dirigenze scolastiche nei luoghi e nei tempi preposti, senza cercare di porre rimedio a quanto, purtroppo, confermato” oggi dal Consiglio Regionale. Da Facebook è intervenuto anche il presidente del Consiglio provinciale, Lauro Cicchino: “Basta con questa storiella (bufala) del ‘furto’ perpetrato. Isernia ha ben 5 (2+3) dirigenze su 14 totali. I paesi devono scomparire?”.

Andrea Di Lucente
Andrea Di Lucente

Infine l’assessore all’Istruzione della Provincia, Andrea Di Lucente: “La distribuzione delle scuole nelle due dirigenze è stata richiesta ufficialmente all’assessore Petraroia dal sindaco Brasiello, che quindi aveva accettato – anche  non condividendole – le decisioni prese dalla conferenza dei sindaci, quindi questa pagliacciata della commissione (per tentare il ripristino delle tre dirigenze, ndr) ora non serve. La Regione, nell’approvare il piano scolastico, ha attestato la bontà del lavoro della Provincia d’Isernia, iniziato ad ottobre. Abbiamo iniziato gli incontri presso gli enti fin da allora, ma i consiglieri di maggioranza membri della commissione Cultura non si sono mai fatti vedere. A presenziare, furono solo Franco Capone e Mariella Di Sanza, interessati anche perché addetti ai lavori. Quanto al sindaco di Isernia, la sua proposta di tre autonomie è stata nuovamente rivisitata. Per lui, una sconfitta su tutta la linea. Il suo errore è stato quello di avviare una battaglia contro i paesi, senza rendersi conto che la presidenza persa da Isernia se l’è accaparrata Venafro, passando da due a tre autonomie”

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