Stamani il blitz degli agenti della Forestale, intervenuti dopo una serie di indagini avviate anche su segnalazione di presenza di pesci morti nei fiumi Carpino e Volturno. I rilievi dell’Arpa hanno evidenziato, per il Carpino, elevati livelli di sostanza organica e di lieve tossicità acuta, con valori elevati di cloruri e tensioattivi. Sui campioni di fauna ittica prelevati nel Volturno è stata invece accertata la presenza non conforme di sostanze quali cadmio e arsenico. Indagato il presidente dell’Unione dei Comuni pentri, Pasquale Sarao
CARPINONE-POZZILLI. Blitz della Forestale, stamani, presso il collettore di scarico del depuratore consortile dell’Unione dei Comuni pentri a servizio della zona Pip di Carpinone. Al termine di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Isernia e condotte dai Comandi stazione del Corpo Forestale dello Stato di Isernia e Venafro, il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Isernia, su richiesta del sostituto procuratore Federico Scioli, ha disposto il sequestro preventivo del collettore di scarico del ‘troppo pieno’ del depuratore consortile di Carpinone. Circa una settimana fa, invece, era stato disposto anche il sequestro preventivo del collettore di scarico del depuratore del Nucleo industriale di Pozzilli.

La procura procede, nel primo caso, contro il presidente dell’Unione dei Comuni nonché sindaco di Carpinone, Pasquale Sarao; nel secondo contro ignoti. Il collettore di Carpinone serve anche il Comune di Pettoranello e, fino a pochi mesi fa, quello di Pesche, che si è di recente dotato di una fossa Imhoff per gli scarichi delle acque reflue. Sul posto, durante le operazioni di sequestro, anche l’avvocato nominato dal presidente dell’Unione dei Comuni, Pasquale Colitti del Foro di isernia.

Le indagini sono scaturite da ordinari controlli del territorio da parte degli agenti forestali, i quali avevano notato i segni evidenti di presunti scarichi illeciti nelle acque dei fiumi Carpino e Volturno. Inoltre, in essi, in più occasioni era stata segnalata la presenza di numerosi pesci morti da parte di privati cittadini. Durante le indagini, svolte con il supporto dell’Arpa Molise, sono state effettuate analisi delle acque superficiali e su campioni della fauna ittica morta, relative ai principali parametri microbiologici, chimico-fisici e biologici. Da queste è risultato che i tratti dei corsi d’acqua a valle dei collettori di scarico presentavano un forte indice di inquinamento ambientale. In particolare per il fiume Carpino è stato rilevato un grave danneggiamento dell’habitat fluviale dovuto all’accertata presenza, nelle acque analizzate, di elevati livelli di sostanza organica e di lieve tossicità acuta, con valori elevati di cloruri e tensioattivi. Mentre sui campioni di fauna ittica prelevati nel fiume Volturno è stata accertata la presenza non conforme di sostanze quali il cadmio e l’arsenico.

Il gip di Isernia, quindi, ritenendo sussistenti il reato di danneggiamento per inquinamento, dovuto allo scarico abusivo e al superamento dei limiti tabellari, nonché quello di deturpamento di bellezze naturali, ha disposto il sequestro dei collettori in questione, al fine di evitare la reiterazione del reato e la distruzione dell’intero ecosistema che gravita intorno ai corsi d’acqua. Il collettore di Carpinone, in sostanza, secondo gli inquirenti verrebbe a bypassare il depuratore locale, che presenta problemi di malfunzionamento, determinando di fatto un scarico non autorizzato nei fiumi.
L’attività rientra nell’ambito del più vasto intervento di controllo che il Corpo Forestale sta conducendo a tutela del territorio e dei corsi d’’acqua al fine di individuare eventuali illeciti e prevenire situazioni di degrado che, oltre che all’integrità di preziosi ecosistemi naturali, minacciano anche la salute dei cittadini. In tal senso, sono in corso di svolgimento ulteriori indagini ed accertamenti che si aggiungono a quelli condotti dalla Forestale nel più vasto settore correlato alle ipotesi di interramento dei rifiuti.