Ieri l’incontro a Roma: il commissario Chimenti disponibile a dilazionare il pagamento della prima rata della fideiussione, con la Regione che si mostra possibilista all’esercizio dei diritti di opzione che le permetterebbero di controllare il 51 per cento dell’azienda tessile. Ma la notizia più confortante riguarda l’impegno di finanziamenti statali per le aree di crisi. Ore decisive per la trattativa tra Petrollini e il socio indiano
ROMA-ISERNIA. Commissari pronti a spalmare la prima rata della fideiussione e Regione Molise disponibile a entrare in Ittierre. Si aprono nuovi importanti spiragli, per l’Ittierre di Pettoranello, dopo l’incontro di ieri a Roma presso il ministero dello Sviluppo Economico. Proprietà e sindacati non c’erano: alla presenza del commissario governativo Stanislao Chimenti, del governatore Paolo Frattura, del sindaco di Isernia Luigi Brasiello e del direttore generale del Mise, si è tuttavia discusso – per ora in via ancora informale – degli scenari futuri del polo tessile di Pettoranello. In attesa di capire se davvero la pista indiana indicata dal patron Antonio Bianchi – che vedrebbe l’imprenditore indiano Taff Kainth come nuovo socio con l’innesto di nuovo capitale per 5 milioni di euro e una produzione di 1-2 milioni di capi l’anno – sia davvero percorribile, si ragiona dunque, come ipotesi alternativa, intorno a una partnership istituzionale. Non solo: il ministero dello Sviluppo – nonostante la fase concordataria -si sarebbe mostrato ottimista circa l’inclusione dell’azienda tessile nelle aree di crisi finanziabili con fondi del governo. Tutto dipenderà dalla decisione del giudice del tribunale pentro, Valeria Battista, in merito alla richiesta di concordato preventivo presentata dall’azienda: il magistrato dovrà pronunciarsi entro il prossimo 26 gennaio e, in caso di mancata accettazione dell’istanza, per l’Ittierre si aprirebbe lo scenario del fallimento. C’è tuttavia un problema: la dottoressa Battista, secondo indiscrezioni, sarà trasferita da Isernia entro il prossimo 20 gennaio. Per questo il sindaco Brasiello, oggi stesso, si attiverà con il presidente del tribunale pentro, Guido Ghionni, per convocare un incontro urgente tra le parti – Regione, commissari, Comune di Isernia -volto a capire tempistiche e procedure da seguire. Altri rinvii, oltre quello di 60 giorni già chiesto e ottenuto a novembre dalla proprietà, non sembrano possibili. Dunque, bisogna prepararsi a tutto. Certamente, se il concordato dovesse essere accettato, il nodo centrale resterebbe la prima rata della fideiussione, pari a 4 milioni di euro: Bianchi non ha pagato i commissari, che devono rivalersi sulla Regione, la quale finora non ha esercitato i diritti di opzione sul 51 per cento della società. Ma la disponibilità a congelare l’escussione della fideiussione e a rateizzare il pagamento mostrata da Chimenti potrebbe rimettere la situazione sul binario giusto, facendo respirare la Regione e determinandone anche le intenzioni future. Intanto, tra oggi e domani, la trattativa tra l’amministratore delegato di Ittierre, Giovanni Petrollini, e il socio indiano potrebbe conoscere sviluppi definitivi. Era stato lo stesso ad a dettare il timing al rappresentante legale della Turkswood. Cosa accadrà, resta tutto da vedere.