Nuova gestione per la sala polivalente di proprietà del Comune: a vincere la gara, l’amministratore unico di Funivie Molise. Ma il precedente concessionario starebbe meditando il contenzioso: il Municipio, infatti, rivendica importi per circa 100mila euro, contestati in toto dagli interessati
ISERNIA. Comincia una nuova era per il cinema teatro ‘8 e mezzo’ di Isernia. E’ di ieri la notizia dell’aggiudicazione della gestione da parte di una società riconducibile a Mario Caruso, amministratore unico di Funivie Molise e noto esponente del Pd. Sarà lui a doversi occupare della gestione della struttura e delle sue attività. Solo due le offerte pervenute al Comune: Caruso ha battuto la concorrenza di una cooperativa di Fornelli, mentre il vecchio gestore ha scelto di non rispondere affatto al bando. A fine ottobre il sindaco Luigi Brasiello, come riferito dal ‘Quotidiano del Molise’, affermò che il precedente gestore non avrebbe pagato importi, che negli anni, avevano raggiunto un ammontare di quasi 100mila euro. Cifre contestate dagli interessati, che sembra stiano interessando l’avvocato Ottavio Balducci per un’azione nei confronti dell’amministrazione comunale. Ma torniamo a Caruso. Il nuovo concessionario dovrà accollarsi la manutenzione ordinaria, le utenze, la pulizia, la custodia, gli oneri per la sicurezza, i tributi, le imposte e le tasse. Al Comune, invece, competeranno le spese di manutenzione straordinaria. Da non dimenticare, poi, che dal primo gennaio 2014 la digitalizzazione delle sale cinematografiche renderà obbligatorio l’adeguamento degli impianti di proiezione. Si dovrà dire addio alla pellicola, dunque. A carico del nuovo gestore, perciò, ci saranno anche le spese per gli investimenti necessari alla digitalizzazione delle proiezioni. Ma è pur vero che la Regione Molise ha bandito un avviso pubblico per stimolare l’attività cinematografica, anche nelle aree interne, cui possono partecipare tutte le micro piccole e medie imprese, compresi consorzi, società consortili e cooperative beneficiando di relative agevolazioni, pari a un 50 per cento a fondo perduto della spesa ammissibile per una sala, 45 per cento per due-tre sale e 40 per quattro-cinque sale. Naturalmente, non sono previsti solo oneri per colui che ha vinto la gara. Al gestore, infatti, competono tutti i proventi derivanti dall’utilizzo della sala. Il contratto di concessione durerà sei anni e potrà essere rinnovato per altri sei, dopo un’opportuna verifica dei risultati e l’eventuale adeguamento del canone.
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