Piano scolastico, Colli ‘batte’ Cerro: umori contrastanti nei due Comuni

Dopo l’approvazione in Regione, esulta l’amministrazione Visco: “La giustizia finalmente ha trionfato”. Ma Colicchio, coordinatore del Pd di Cerro: “Decisione antidemocratica”

 

COLLI A VOLTURNO-CERRO AL VOLTURNO. Nella seduta di martedì scorso il Consiglio regionale del Molise ha provveduto all’approvazione del Piano regionale di dimensionamento scolastico per il triennio 2014/2016. In tale circostanza la proposta precedentemente approntata dalla Giunta è stata modificata riassegnando effettivamente la sede della dirigenza scolastica al comune di Colli a Volturno. “Finalmente trionfa la giustizia! Dopo tre anni di dibattiti – scrivono dal Comune di Colli a Volturno – che hanno visto impegnati un manipolo di sindaci nell’intento, fra l’altro inspiegabile, di strappare a Colli l’Istituto comprensivo ad ogni costo e ricorrendo a qualunque mezzo o sotterfugio, l’epilogo della vicenda vede riaffermati i principi di giustizia sanciti anche dalle linee guida regionali, che prevedono chiaramente l’ubicazione della sede della presidenza nel comune con la maggiore popolazione scolastica. Il deliberato regionale – continua la nota del Comune collese – ridimensiona quei politici che intendevano, a discapito dell’interesse degli alunni e della scuola in generale, fare del dimensionamento scolastico un banco di prova per la loro forza anche in previsione di future scadenze elettorali. L’individuazione del comune di Colli a Volturno quale capifila per l’istruzione dell’alta valle del Volturno rappresenta sicuramente il giusto riconoscimento all’amministrazione del sindaco Gianfranco Visco e a quelle precedenti per gli sforzi compiuti per realizzare il nuovo edificio scolastico, nonché per assicurare una struttura all’avanguardia agli studenti del posto, ma anche ai tanti alunni che dagli altri comuni limitrofi si iscrivono alle scuole collesi. Colli l’ha spuntata sugli altri anche per questo: per l’edificio a norma, per le strutture annesse (laboratori, aule multimediali, impianto sportivo polivalente, etc..), per l’assenza delle pluriclassi e, inoltre, per l’offerta formativa delle nostre scuole, da sempre termine di paragone positivo nel panorama regionale dell’istruzione. Con la sopravvivenza del’istituto comprensivo prosegue una tradizione ormai secolare. L’amministrazione comunale – conclude la nota – esprime soddisfazione per il risultato, conseguito grazie a numerose azioni e rimostranze nei confronti del presidente della Giunta e dell’assessore regionale all’Istruzione, anche attraverso vie legali. Un sentito ringraziamento, infine, ai sindaci di Fornelli, Giovanni Tedeschi e Scapoli, Renato Sparacino, che ci hanno affiancato in questa lunga battaglia con amicizia e lealtà sottoscrivendo insieme a  noi tutti gli atti che hanno determinato questo splendido ed epocale risultato”. 

Nicolino Colicchio (Pd Cerro al Volturno)
Nicolino Colicchio (Pd Cerro al Volturno)

Di umore esattamente opposto, a Cerro al Volturno, com’è naturale. Dal comune ‘sconfitto’ dopo la perdita, decretata dal Consiglio regionale del Molise, della direzione scolastica giungono commenti amari. Uno di questi è quello del coordinatore cittadino del circolo del Pd, Nicolino Colicchio. L’esponente locale del partito ha espresso tutto il suo rammarico dopo questa vicenda. “Con stupore apprendo dai giornali – spiega Colicchio – che la direzione di Cerro è stata tolta e assegnata a Colli: con tale atto la Regione ha formalizzato, di fatto, l’inutilità delle riunioni dei sindaci che si sono svolte per ratificare a maggioranza ilPpiano per il dimensionamento scolastico 2014-2015. Il confronto tra il numero degli alunni presenti rispettivamente negli istituti scolastici di Cerro e Colli, ma anche la conta dei paesi che gravitano sugli stessi comuni hanno portato l’assemblea dei sindaci a riconfermare, per l’ennesima volta, la direzione didattica a Cerro sopprimendo quella di Colli. Alla luce di ciò la Regione non poteva e non doveva sovvertire tale risultato. Quanto accaduto è antidemocratico e irrispettoso nei confronti di un’assemblea qualificata, come è quella dei sindaci, che ha votato il Piano di dimensionamento scolastico. Rimango allibito e sconcertato – continua il coordinatore cittadino del Pd di Cerro – nel vedere come il Consiglio regionale continui nell’azione di mortificare un territorio in perfetta sintonia con quanto già accaduto con il passato governo di centro destra, invece di restituirci (come promesso dal presidente Frattura) il milione di euro tolto dalla vecchia amministrazione Iorio, ridando così la possibilità al Comune di Cerro di mettere in sicurezza e ammodernare l’istituto Dante Alighieri. Ho il timore che la soppressione della direzione didattica di Cerro sia solo l’inizio della soppressione dell’istituto stesso. In tal modo non si colpisce solo questo comune, ma anche gli altri centri che fanno parte di tale istituzione scolastica, come Acquaviva d’Isernia, Castel San Vincenzo, Montenero Valcocchiara, Rionero Sannitico, Rocchetta a Volturno e Pizzone. I giovani studenti – conclude Colicchio nella nota – sarebbero costretti a percorrere un tragitto più lungo per raggiungere la scuola, con notevoli disagi per i bambini stessi e per le loro famiglie. Inoltre, stando a Cerro, i ragazzi avrebbero a disposizione il centro sportivo adiacente all’istituto e, per le urgenze, avrebbero la tranquillità dell’esistenza di un presidio di 118 a 200 metri di distanza. Quindi, invito l’amministrazione e i funzionari regionali a risolvere la questione e ‘ripagare’, nel più breve tempo possibile, il maltolto alla comunità cerrese e non. Ma soprattutto li invito a verificare se i numeri degli alunni dichiarati da Colli sono reali o se nelle conta sono stati aggiunti anche alunni di scuole paritarie, che a rigor di logica non dovrebbero essere conteggiati”.

Mi. Visco