Il dirigente della Protezione Civile al Comune di Isernia, Roberto Bucci, impartisce consigli pratici ai cittadini su cosa fare nell’eventualità di nuove forti di scosse e l’elenco delle aree di accoglienza dove la popolazione può recarsi all’occorrenza

 

ISERNIA. Il peggio sembra passato, ma lo sciame sismico continua e l’allerta resta. Ecco allora che ‘Isernianews’ ha pensato di fornire alcune informazioni indispensabili ai cittadini in caso di emergenza.

 

Terremoto, ecco dove rifugiarsi in caso d'emergenza
La piazza antistante la chiesa S. Giuseppe Lavoratore a San Lazzaro

Per cominciare, chiariamo quali sono le aree  dove gli isernini potrebbero recarsi, in caso di nuove forti scosse. Come spiega il dirigente della della Protezione civile comunale, l’architetto Roberto Bucciotto saranno le aree di attesa, ovvero luoghi di prima accoglienza per la popolazione non soggetti a rischio e raggiungibili attraverso un percorso sicuro:

 

– Parcheggio ospedale “F. Veneziale”

 

– Piazza Andrea D’Isernia

 

– Parco della Rimembranza e area villa comunale

 

– Piazza Stazione e area terminal bus ‘Francesco Martino’

 

– Piazza Michelangelo (Ignazio Silone)

 

– Piazza antistante chiesa S. Giuseppe Lavoratore – Quartiere San Lazzaro

 

– Piazza antistante chiesa S. Salvatore – Frazione Castelromano

 

– Piazza antistante chiesa S. Maria delle Grazie – Frazione Fragnete

 

In tali aree – utilizzabili per un tempo compreso tra poche ore e qualche giorno – la popolazione riceve le prime informazioni sull’evento e i primi generi di conforto. Presso ognuna di esse ci saranno due vigili urbani, coadiuvati da personale della questura di Isernia. Ad essi, si aggiungeranno i volontari di Protezione Civile e quelli delle associazioni presenti sul territorio.

 

Previste poi due aree d’ammassamento, ovvero luoghi in zone sicure rispetto alle diverse tipologie di rischio, dove dovranno trovare sistemazione idonea i soccorritori e le risorse necessarie a garantire un razionale intervento nelle zone di emergenza. Tali aree sono facilmente raggiungibili attraverso percorsi sicuri, anche con mezzi di grandi dimensioni, e ubicate nelle vicinanze di risorse idriche, elettriche e con possibilità di smaltimento delle acque reflue. Il periodo di permanenza in emergenza di tali aree è compreso tra poche settimane e qualche mese. Ecco quali sono:

 

 – Piazzale terminal bus in Contrada Tremolicci (Le Piane)

 

– Bosco Fruscio in località Fragnete

 

Infine, tre aree d’emergenza, cioè que luoghi individuati in aree sicure rispetto alle diverse tipologie di rischio e poste nelle vicinanze di risorse idriche, elettriche e fognarie, in cui vengono installati i primi insediamenti abitativi per alloggiare la popolazione colpita. Dovranno essere facilmente raggiungibili anche da mezzi di grandi dimensioni per consentirne l’allestimento e la gestione. Rientrano nella definizione di aree di accoglienza o di ricovero anche le strutture ricettive (hotel, residence, camping, etc.). Eccole in ordine di importanza: 

 

– Contrada Le Piane (antistadio)

 

– Ospedale Veneziale

 

– Bosco Fruscio in località Fragnete

 

Terremoto, ecco dove rifugiarsi in caso d'emergenza
Vademecum in caso di terremoto (Foto archivio)

E veniamo ai consigli pratici, consultabili anche al link http://www.protezionecivile.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6;in-caso-di-terremoto&catid=11&Itemid=110

 

In casa:

 

– Riparati sotto vani delle porte, muri portanti, travi e architravi, tavoli o letti;

 

– Non sostare su scale o balconi;

 

– Non usare l’ascensore.

 

All’aperto o in auto:

 

– Allontanati dagli edifici, dalle spiagge e dalle coste;

 

– Non sostare in prossimità di ponti e ai piedi di pendii;

 

– Dirigiti verso spazi aperti o nelle isole di attesa indicate nel Piano di emergenza;

 

– Fai attenzione ai messaggi divulgati dalle autorità;

 

– Aiuta anziani, bambini e diversamente abili.

 

Cosa fare dopo l’evento

 

In casa:

 

– Stacca l’interruttore dell’energia elettrica e il contatore del gas;

 

– Se vi sono perdite di gas chiama il 115 – Vigili del Fuoco;

 

– Esci con calma dalla tua abitazione ma non usare l’ascensore;

 

– Raggiungi uno spazio aperto sicuro, lontano dagli edifici, o le isole di attesa;

 

– Non rientrare in casa senza il consenso dei vigili del fuoco o del personale preposto alle verifiche sugli edifici e non usare l’automobile;

 

– Non intasare le linee telefoniche;

 

Ricorda di individuare dentro casa o sul luogo di lavoro:

 

– quali sono i punti più sicuri (muri portanti, travi in cemento armato);

 

– dove sono gli interruttori generali dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua;

 

– dove sono le uscite d’emergenza;

 

– dove si trovano spazi aperti sicuri o le isole di attesa.

 

Insegna ai bambini il comportamento da adottare in caso di emergenza e come telefonare ai numeri di soccorso.

 

Numeri utili

 

115 Vigili del fuoco

 

0865.50044 Vigili urbani