L’assessore invoca condivisione e non imposizioni dall’alto. Il Comitato pro SS. Rosario: bocceremo ogni proposta di rimodulazione se non saranno rispettati i patti sottoscritti dal governatore

 

VENAFRO. Condivisione. Nessuna imposizione dall’alto. Un avviso ai naviganti, chiarissimo, quello dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Massimiliano Scarabeo, dopo la divulgazione del piano di riorganizzazione aziendale che, di fatto, chiude l’ospedale Santissimo Rosario di Venafro assegnandogli un numero di posti letto pari a zero.

Artigianato in fiera, in primo piano le eccellenze molisane
Massimiliano Scarabeo

Scarabeo, venafrano doc, dal suo profilo Facebook parla chiaro: “Sarà Venafro intera a opporre resistenza di fronte a scelte che non guardano al diritto alla salute dei propri cittadini, e quindi è giusto rimarcare che le decisioni che verranno prese, legate al futuro dell’ospedale Santissimo Rosario, dovranno essere condivise e non imposte. E’ un impegno preciso, questo, a cui tenere fede, e lo stesso governatore Frattura lo ha già prontamente e giustamente preannunciato”. Le parole sono eleganti, ma il significato è univoco: rivedere certe scelte, o saranno barricate. “Come ho già avuto modo di dire in passato – continua Scarabeo – le lotte, le proteste dell’intera città, hanno portato all’attenzione della politica regionale la necessità che un territorio come il nostro non può essere privato dei servizi minimi assistenziali e perciò, nonostante certi ‘piani’ o proposte, continuerò ad impegnarmi affinché il nostro ospedale continui ad esistere e operare, anche se oggetto di una rimodulazione della propria offerta sanitaria. Il Santissimo Rosario è un pezzo di storia di Venafro che deve restare viva dentro di noi, perciò spero che il confronto continui, su un percorso di unanime condivisione delle scelte, con lo spirito collaborativo di chi, senza retropensieri o strumentalizzazioni di sorta, vuole risolvere davvero i problemi. Per questa e per tante altre battaglie, continuerò ad essere al fianco della mia città”.

Il logo del Comitato pro SS. Rosario
Il logo del Comitato pro SS. Rosario

Ancora più netto Franco Macerola, del Comitato Pro SS. Rosario, che confida tra l’altro nel ricorso al Tar, con il quale si azzererebbero tutti i tagli al nosocomio: “Il comitato – si legge sempre su Facebook – boccerà ogni proposta di rimodulazione dell’ospedale Ss Rosario se non saranno rispettati i patti sottoscritti dal presidente Frattura. Vogliamo un ospedale o sarà battaglia”.