Il sindaco Brasiello e l’assessore Amendola si affidano ad Andrea Orlando e presenta formale istanza di finanziamento al dicastero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare
ISERNIA. Due milioni e mezzo di euro: l’importo minimo per eseguire un primo lotto funzionale volto a risolvere il problema causato dalla frana del Macerone. Lo hanno richiesto il sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, e l’assessoreall’Ambiente al ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Andrea Orlando, in una nota ufficiale del 7 gennaio scorso. Il fenomeno franoso, verificatosi ad aprile 2013, ha interessato una superficie di alcune decine di ettari e provocato l’interruzione della Statale 17 ‘Appulo-Sannitica’ per circa 200 metri, con sprofondamento della carreggiata di oltre 5 metri. Risultato: le frazioni isernine Colle Martino e Castelluccio si sono trovate praticamente isolate, con gli abitanti costretti a dover percorrere strade interpoderali poco accessibili e dissestate. Ma il disagio è esteso anche alle contrade Vandra e Vuotto di Forlì del Sannio, i cui residenti sono obbligati a percorrere una viabilità alternativa che, di fatto, raddoppia la distanza da Isernia. Problemi, questi, acuiti anche dalla stagione invernale. Il progetto per il quale è stato richiesto il sostegno economico consisterà in interventi quali “indagini geologiche – si legge nella nota inviata al ministro – asportazioni del materiale delle zone di monte in prossimità del ciglio di distacco al fine di ridurre gli sforzi di taglio lungo la superficie di scivolamento; sistema di regimazione delle acque superficiali; infine, opere di sostegno e necessarie al ripristino della viabilità e delle vegetazione”. Si attende ora la risposta del dicastero dell’Ambiente, con il Comune che sembra fiducioso, al riguardo. Intanto, a giorni è previsto anche un incontro presso la Regione Molise per definire più chiaramente il quadro degli interventi.



