COLLI A VOLTURNO. Giunge dal professore di Cerro al Volturno Emiddio Izzi una interessante nota che spiega il perché del classico rito di inizio anno del fornellese Gaetano Di Carlo, che il primo gennaio ha ripetuto il suo tuffo nelle acque gelide del fiume Volturno. “Nel contesto di un progetto di riscoperta di antichi riti propiziatori delle popolazioni sannitiche, Gaetano Di Carlo – scrive il professor Izzi – dopo aver collocato nel terreno una piantina di susino, si è immerso, a Capodanno, nella gelida corrente fluviale del Volturno, in località Cannavinelle, che, compresa in un territorio di straordinario pregio ambientale, è poco distante dal centro abitato di Colli a Volturno. A mo’ di dono natalizio l’avventuroso pacifista fornellese ha voluto dedicare il suo trentaseiesimo tuffo augurale a quanti si battono, ogni giorno e a qualsiasi titolo, a tutela del paesaggio naturale e a tutti coloro che, con coraggio e generosità, si impegnano per l’affermazione della legalità e della giustizia sociale, a difesa dei diritti dell’infanzia abbandonata, con la consapevolezza di essere uomini liberi nella faticosa costruzione di un futuro ancorato alle ragioni dell’etica e di nuovo umanesimo denso di solidarietà. Inoltre – conclude la nota – in sintonia con le finalità di concretizzazione della performance di Gaetano Di Carlo, taluni provetti cavalieri, provenienti da Fornelli (Favellato Donato, Favellato Tony, Favellato Vincenzo, Ruzzo Valentino, Veneziale Antonio e Mancini Carmine da Castropignano), si sono inoltrati in un’area geografica ricoperta da arbusti selvatici, alla ricerca di incontaminati luoghi dell’anima attraverso sentieri, che, scavati nella roccia, sono i silenziosi custodi di una civiltà fondata sui valori morali e spirituali presenti nelle leggi della natura. Infine, Silvana Di Carlo e Sacha di Carlo hanno offerto fette di panettone tradizionale e dolci locali a tutti i presenti, che hanno brindato all’anno nuovo con un noto spumante italiano”.
FC