La stragrande maggioranza dei cittadini boccia il governatore, che resta lontanissimo dai colleghi più apprezzati: Zaia, Rossi e Caldoro 

 

CAMPOBASSO. Ad ottobre, secondo un sondaggio Datamedia, il governatore del Molise Paolo Frattura era al 50,5%. Oggi, secondo il sondaggio di Ipr Marketing, il presidente è al 44%. Un calo senza dubbio verticale, vistoso,  innegabile. Anche se si tratta di due istituti di ricerca e due indagini diverse,  il dato fa un certo effetto.  Ma fa comunque una certa impressione soprattutto la distanza di Frattura (eletto meno di un anno fa) da colleghi in sella ormai da quattro anni (come Caldoro al 55% o Zaia al 56). Oltre dieci punti di distacco da governatori che come il nostro devono fare i conti con l’antipolitica e la crisi economica, senza però poter sfruttare l’effetto “novità”. C’è da dire che nel febbraio 2013 Frattura fu eletto con il 44,7%, un dato quindi che oggi viene sostanzialmente confermato. Ma è opportuno non sovrapporre il consenso con il risultato elettorale (due cose, ovviamente, tecnicamente diverse)  e tener ben presente che il 56% del campione intervistato (questo è quello che conta) ha espresso un giudizio negativo sul suo operato. E’ tutto il centrosinistra, comunque, ad avere problemi. Escluso il toscano Rossi (il più amato), fa riflettere il misero 38% di Zingaretti e l’ultimo posto in classifica occupato da Crocetta (Sicilia). Un altro presidente che doveva fare la “rivoluzione”, cambiare la regione e invece si ritrova perennemente  nell’occhio del ciclone.