ISERNIA. Una raccolta firme per abolire i costi della politica. Questa l’iniziativa lanciata da un gruppo di cittadini isernini, i quali si sono mobilitati per organizzare dei banchetti in piazza Celestino V con l’intento di porre ancora l’attenzione sui costi eccessivi della politica. I punti da eliminare, e sui quali prendere provvedimenti, sono ben specificati nei volantini che stanno circolando in queste ore. Nello specifico si legge che è necessario “eliminare i rimborsi politici e i finanziamenti dello Stato a giornali, tv e radio dei partiti e movimenti politici, rimborsando per intero tutta la cifra ottenuta in precedenza. Dimezzare i costi del Quirinale, di palazzo Chigi, della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, ma necessario è anche dimezzare lo stipendio del Presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio. È opportuno – si continua a leggere nel volantino – ridurre il numero dei parlamentari eliminando quelli eletti all’estero, dimezzare lo stipendio di deputati e senatori, eliminare la diaria, la pensione, il rimborso delle spese, l’assegno di fine mandato, l’assistenza sanitaria, le spese telefoniche, le spese di trasporti e viaggi e tutti i privilegi, abolire la legge ‘Mancia’. Ridurre gli sprechi degli enti pubblici eliminando quelli inefficienti. È necessaria – si continua a leggere – una legge nazionale per determinare gli stipendi del presidente e degli assessori delle Regioni e di conseguenza ridurne anche il numero. E ancora, è opportuno eliminare i finanziamenti dello stato verso i Paesi esteri (cooperazione allo sviluppo), eliminare il Comites (Comitato per gli italiani all’estero) e il Cgie (Consiglio generale per gli italiani all’estero) e dimezzare i fondi destinati ai canoni di locazione che paga lo Stato italiano per il funzionamento delle istituzioni in Italia e all’estero per il fitto delle ambasciate, dei consolati e degli uffici di rappresentanza. Infine, essenziale è anche l’eliminazione dei finanziamenti all’editoria e alla radio per gli italiani all’estero”. I banchetti per le firme saranno operativi a partire dal 25 gennaio dalle ore 9 alle 13.