Categories: CRONACA

Cinquantamila euro ‘spariti’ dalla cassaforte: a processo due vigilantes

 

ISERNIA. Sono stati rinviati a giudizio i due dipendenti del servizio che si occupa della sicurezza e dell’assistenza ai privati di un istituto di vigilanza della provincia di Isernia. All’interno del quale, nel maggio del 2011, si verificò un ammanco di circa 50mila euro. La procura pentra, agli ordini del dottor Paolo Albano, aveva ipotizzato responsabilità per entrambi, accusandoli non già di furto, come si pensava in un primo momento ma, dopo un attento studio della giurisprudenza, del reato di peculato. L’udienza si terrà il prossimo 24 aprile. I due dipendenti erano finiti sotto inchiesta dopo essere stati messi in aspettativa. Ma uno degli addetti, dopo qualche tempo, era tornato al lavoro, seppure con mansioni diverse da quelle consuete. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile, avviate dall’ex commissario capo Vittorio Di Lalla e proseguite dal suo successore, il dirigente Pasquale Lamitella, ora trasferito da Isernia. Gli agenti di polizia hanno visionato i filmati realizzati dalle telecamere poste all’interno della camera blindata dell’istituto. Difficile, se non impossibile, che due addetti, consci dei sistemi di sicurezza presenti all’interno, avessero commesso qualche ingenuità. Ma quando si tratta di denaro la tentazione può essere forte. Anche se gli indagati hanno sempre respinto con forza e decisione ogni accusa. I dubbi, tuttavia, restano. Perché far sparire “solo” 50mila euro? Forse perché, data l’entità relativamente modesta dell’ammanco, speravano che nessuno si sarebbe accorto di nulla? Oppure serviva subito proprio quella somma? Ma perché? Interrogativi rimasti ancora senza risposta. All’inizio si pensava anche un semplice errore nei conteggi, già accaduto altre volte in passato. Sul caso partirono anche altre due indagini: una interna all’istituto che si occupa della sicurezza e dell’assistenza ai privati. L’altra, commissionata dagli affidatari del denaro (a quanto pare supermercati e altre grandi aziende, che vi custodiscono il denaro necessario a pagare gli stipendi).

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mikeante

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