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Microcredito: illustrata la convenzione tra le Bcc e Fidi Alta Italia

 

ISERNIA, E’ stata illustrata quest’oggi, presso la sala gialla della provincia d’Isernia, la convenzione Bcc-Fidi Alta Italia rientrante nel progetto del microcredito. Hanno preso parte all’incontro il promotore dell’iniziativa nonché responsabile Fidi Alto Molise Giorgio Gagliardi, l’assessore provinciale alle Attività Produttive Gaetano Marucci, l’amministratore delegato di Fidi Alta Italia Giuliano Terzi, il responsabile commerciale Fedam Bcc Paolo Matteucci e il presidente di Finmolise, Carlo Veneziale. E’ stato Giorgio Gagliardi ad aprire il dibattito, illustrando la convenzione sottoscritta tra le Banche di Credito Cooperativo che operano in Molise e Fidi Alta Italia, società cooperativa per azioni che svolge l’attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese all’accesso ai finanziamenti a breve, medio e lungo termine destinati allo sviluppo delle attività economiche e produttive. La convenzione che rientra nel progetto del microcredito si richiama all’art. 111 del Testo unico bancario e alla legge regionale  5/2011 e si ispira ad un’analoga convenzione fatta nella Regione Lazio che prevede una copertura del rischio del 90% da parte della Finanziaria regionale. In Molise invece la garanzia sarà rilasciata per l’80% da Fidi Alta Italia e per il restante 10% da enti pubblici od organismi finanziari collegati che aderiranno all’iniziativa. La convenzione è già operativa ed è possibile fare le richieste. Ciò che caratterizza la convenzione è proprio il richiamo alle reti territoriali, il coinvolgimento dei diversi organismi pubblici e privati interessati al tema che fanno animazione sul territorio per assicurare la fase di accompagnamento e tutoraggio così come previsto dall’attuale normativa sul microcredito. A tal proposito è prevista l’apertura di due sportelli informativi, a Campobasso e a Colletorto. Gagliardi ha sottolineato come il microcredito sia uno strumento importante per contrastare il “credit crunch”, la cosiddetta stretta creditizia. La Banca d’Italia infatti rileva una restrizione del credito alle imprese, soprattutto alle microimprese, che creano il 60% dei posti di lavoro. Le aziende già operative sono quelle che maggiormente soffrono la restrizione del credito. Infine, Gagliardi ha ringraziato la Provincia di Isernia per il sostegno dato al progetto, ma ha rivolto anche un appello, chiedendo sia all’ente di via Berta che alla banche di credito cooperativo di fare un ulteriore sforzo affinchè il territorio pentro venga coperto dalla Bcc di Roma, visto che tutte le iniziative sono fatte all’interno di una convenzione che copre la provincia di Campobasso, ma non quella di Isernia. Ha preso poi la parola l’assessore provinciale Gaetano Marucci il quale ha evidenziato la grande opportunità che il microcredito offra a chiunque voglia fare impresa. Della stessa opinione Giuliano Terzi, amministratore delegato Fidi Alta Italia. “La convenzione fatta con il Molise – he aggiunto – può diventare una convenzione pilota da ripetere in altre regioni. E’ importante che le istituzioni ci aiutino a far conoscere il mondo del Confidi. Molto spesso le imprese ignorano quegli istituti che agevolano l’accesso al credito e ne riducono i costi.” A spiegare invece la funzione delle Banche di Credito Cooperativo Paolo Matteucci, responsabile Fedam Bcc: “Le Banche ci credito cooperativo sono tutte aziende autonome. Hanno nel dna la vocazione al microcredito. Sin dall’origine hanno operato in questo campo ed è una tendenza che è stata mantenuta nel tempo. Il microcredito è una scommessa che dobbiamo giocare un po’ tutti: Regione, Provincia ma soprattutto l’imprenditore. Il Confidi gioca un ruolo fondamentale perché accompagna l’azienda durante la sua vita. Bisogna avere un’idea valida e il coraggio di essere seguiti da banche e consorzi di garanzia. Le difficoltà ci sono, ma con il rischio calcolato si può giocare una partita nuova”. A chiudere l’incontro, il presidente di Finmolise Carlo Veneziale. “Finmolise conosce l’argomento perché ha gestito un progetto europeo denominato Progress Microfinance – ha speigato – destinato alla creazione di nuove imprese e quindi di nuovi posti di lavoro. Progetto finanziato per 1 milione di euro dalla Regione Molise e per un altro milione dal Fei (Fondo Europeo per gli Investimenti). Oggi ha sviluppato circa novanta domande di microcredito. C’è un altro progetto invece che si rivolge anche a coloro che hanno già un’attività imprenditoriale e vogliono creare una nuova opportunità per le propria impresa. Finmolise ha un ruolo ben preciso: è garante dell’imprenditore nei confronti dell’istituto di credito. Fondamentale anche il ruolo delle Bcc che hanno consentito di superare un gradino importante, infatti la difficoltà di Finmolise è proprio quella di interlocuzione con il mercato bancario. La presenza di una convenzione che garantisce il 90% dovrebbe da un lato aiutare l’accesso al microcredito e, dall’altro, ottenere una minore onerosità del piano proposto. Riuscire con la finanziaria regionale ad essere complementari all’attività privata e accompagnare l’imprenditore nel suo percorso è sicuramente motivo d’orgoglio.” Infine, Veneziale ha rivolto un appello agli imprenditori presenti in sala: “Fare impresa è come far parte di una ragnatela. La classe imprenditoriale è un po’ reticente a mettere a disposizione degli altri le proprie professionalità. E’ bene che ci sia una certa collaborazione tra imprenditori perché fare rete è importante”.

Giu.Cri.

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