La deupatata: “Con me non si farà”, il sindaco: “Sono conctraria, pure Frattura non lo vuole”

 

CAMPOBASSO. Insieme all’articolo 7, è stato il grande tormentone dell’estate della politica molisana. Ma mentre il controverso fondo per i portaborse, a furor di Iene, è stato ormai archiviato, l’allargamento della Giunta resta all’ordine del giorno e argomento di strettissima attualità. Tanto da influenzare pure la sfida al vertice del Pd molisano che vede protagoniste le due lady di ferro Laura Venittelli e Micaela Fanelli. Ad introdurre il tema ci ha pensato proprio l’avvocato termolese: “Se vince Micaela Fanelli si fa il quinto assessore, se vinco io no”. Non si è fatta però troppo attendere la replica del sindaco di Riccia: “Sono contraria al quinto assessore, lo dico e lo continuerò a dire. E sono certa che è contrario anche il presidente della Regione, Paolo Frattura. Sono per ridurre i costi alti della politica. Il punto è che al contrario di qualcuno io lo dico e lo faccio. Ho rinunciato alla mia indennità di sindaco, è un lavoro che faccio per amore del mio paese e lo faccio gratis. Non ho mai sentito una parola su quanto guadagni un parlamentare, che a occhio costa molto di più di un quinto assessore…”. Parole grosse, quindi. Che vedono al centro del dibattitto anche il tema della sanità pubblica e l’alleanza (contestata da molti all’interno del partito) dell’attuale centrosinistra molisano con Aldo Patriciello. E la sfida è soltanto all’inizio.