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Molise Cultura, il Movimento Cinque Stelle chiede trasparenza

CAMPOBASSO. Andrea Greco, esponente molisano del Movimento 5 stelle, solleva l’attenzione sulla Fondazione Molise Cultura, in particolare sulla gestione patrimoniale e del personale da parte dell’associazione. Lo fa prendendo voce sul blog, molto seguito, dei grillini. “Tra le tante stravaganze della nostra Regione – si legge – una ci ha lasciato particolarmente basiti. Pare che la cultura sia ‘questione’, quasi del tutto, delegata alla Fondazione Molise Cultura. Questa singolare gestione, ci ha portato a fare alcune riflessioni, che abbiamo sottoposto all’attenzione del Consiglio regionale attraverso un’interrogazione e una mozione. Questo ‘mostro politico’ nasce durante l’era di Iorio con legge regionale del 12 gennaio 2000 numero 5, recante ‘Nuove norme in materia di promozione culturale’, poi modificata dall’articolo 9 della legge regionale 12 aprile 2006 numero 3. Poco dopo, la creazione della fondazione denominata ‘Molise Cultura’. La singolare istituzione (di diritto privato) – si continua a leggere sul blog – utilizza fondi pubblici che dovrebbero servire alla crescita culturale del Molise. Della gestione di tali fondi, la fondazione stessa è di fatto unico controllore, pur non avendo gli stessi obblighi di gestione e trasparenza che dovrebbe avere un assessorato che svolge le medesime funzioni. Ci balza all’occhio l’incesto politico/burocratico di cui la Fondazione Molise cultura è un esempio da riportare sui testi di fantascienza amministrativa. Secondo l’articolo 8, il presidente della fondazione, per statuto, è il presidente della Regione Molise; il Consiglio di amministrazione è composto da tre membri, di questi il presidente della Regione è di diritto presidente del Consiglio di amministrazione, i restanti due sono nominati dalla Giunta regionale del Molise; il direttore è nominato dal presidente della Regione Molise. All’articolo 1 punto 5, inoltre, si stabilisce che ‘la Regione Molise è promotore e partecipante unico della fondazione ed esercita sulla stessa un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi’. In pratica – viene sottolineato sul blog – controllore e controllato sono di fatto la stessa cosa. Dallo Statuto della Fondazione si evince ancora che ‘il trattamento economico attribuito al direttore è determinato in misura analoga a quello previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti responsabili dei servizi della Regione Molise’. La Fondazione, nonostante sia nata sotto il governo Iorio, è stata pensata per ‘resistere al cambio di timone’ dato che, per Statuto, il Presidente della Regione è presidente della fondazione, con dei notevoli poteri in merito a nomine e assunzioni. Alla luce di queste e altre riflessioni abbiamo presentato nei giorni scorsi una interrogazione dove chiediamo al presidente Frattura qual è il compenso corrisposto al direttore Sandro Arco, in termini di retribuzione lorda mensile/annuale; a quanto ammontano i gettoni di presenza per ogni singola figura prevista all’articolo 8; quali e quanti sono i rapporti di lavoro sorti sulla base dell’articolo 18 dello Statuto della fondazione, dalla sua nascita ad oggi e a quanto ammontano i compensi; a quanto corrisponte il totale dei contributi della Regione Molise dalla sua costituzione, 28 dicembre 2009, ad oggi; se le somme ricevute sono richieste di finanziamento per singoli progetti o se riceve una somma a cadenza fissa; quali sono le attività accessorie portate a termine dalla fondazione (assunzione di finanziamenti e mutui, a breve e a lungo termine, locazioni, concessioni di comodato o acquisto di immobili, convenzioni di qualsiasi genere anche trascrivibili nei pubblici registri). Infine – si conclude la riflessione dei grillini – dato che la fondazione riceve soldi pubblici, ci sembra più che doveroso dover pubblicare on-line i bilanci, in modo che tutti i molisani possano vedere come i propri amministratori investono i soldi per la cultura, dato che il sito web della fondazione non è aggiornato e manca di molti contenuti (sono stati inseriti solo alcuni documenti a partire dal 2013). A tal proposito abbiamo presentato, insieme all’interrogazione, una mozione per impegnare il presidente Frattura a farlo. I molisani vogliono e devono sapere”.

Gc

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