Isernia Fc, nessun ricorso contro il Termoli

 

ISERNIA. Il giorno dopo la “manita” subita a Termoli è tempo di riflessione, in casa Isernia. Poco prima della gara, la squadra è stata vittima di una rappresaglia. Un gruppo di tifosi giallorossi ha atteso l’arrivo del pullman isernino allo stadio Cannarsa per far esplodere alcuni petardi. Solo tanto spavento per i calciatori biancocelesti, senza però particolari conseguenze causate dall’esplosione dei potenti botti. Al termine dell’incontro, mentre il direttore sportivo Dino Petrangelo era intento a sincerarsi delle condizioni dei suoi ragazzi, qualcuno davanti agli spogliatoi ha iniziato a parlare di un possibile ricorso per chiedere la vittoria a tavolino della partita. “Si è alzato un polverone inutile – ha dichiarato l’operatore di mercato biancoceleste – perché queste decisioni le prende la società. Né io, né il presidente abbiamo mai parlato di ricorso ai danni del Termoli. Ci siamo spaventati per lo scoppio dei petardi da parte di alcuni pseudo-tifosi giallorossi, però non possiamo assolutamente trovare un capro espiatorio in questa brutta vicenda. Accettiamo la sconfitta, rialziamo la testa e andiamo avanti. Sapevamo di affrontare una corazzata allestita per la vittoria finale. Avremmo semplicemente voluto fare una migliore prestazione, soprattutto dopo una mezz’ora giocata alla pari. Non capisco come mai sia uscita fuori la voce di un possibile ricorso. Ripeto che gli unici che possono parlare di queste vicende sono i dirigenti e martedì ribadirò questo concetto all’allenatore, allo staff tecnico e alla squadra. Il Termoli è una società amica, perché siamo club della stessa regione. C’è una rivalità sportiva, ma non andiamo oltre”.

Giu. Cri.