Nulla di fatto nell’ultimo vertice con Rotondi. Nel centrodestra è duello vero tra Gino Di Bartolomeo e Nicola Cefaratti
CAMPOBASSO. Una sfida inedita quella nata tra le fila di un centrodestra da sempre abituato a trovare in tempi brevi la quadra e a sostenere in maniera compatta il candidato di turno. In vista delle Comunali di Campobasso, la coalizione è in pieno fermento e nemmeno l’ultimo vertice tenutosi ieri nel Capoluogo alla presenza del commissario regionale di Forza Italia Rotondi è riuscito a mettere la parola fine su una telenovela che dura ormai da mesi. Il centrodestra è quindi spaccato a metà, da una parte (quella più consistente) c’è chi spinge per un rinnovamento radicale e per le primarie aperte a tutti i cittadini e i movimenti civici, dall’altra invece i fedelissimi di Gino Di Bartolomeo, che chiedono la ricandidatura d’ufficio del Sindaco uscente. Le due fazioni sono attualmente ben descritte dalla sfida mediatica e politica tra il 43enne ingegnere Nicola Cefaratti, assessore comunale sulla cresta dell’onda (unico candidato ufficiale alle primarie), e il primo cittadino ed ex senatore Di Bartolomeo. Una lotta generazionale, una guerra che contrappone il vecchio al nuovo, l’esperienza politica alla competenza professionale, la voglia di voltare definitivamente pagina a quella più rassicurante di conservare lo status quo. L’esito del duello è ancora incerto. Fra una settimana, forse, la decisione finale. Il caso intanto approderà anche nei palazzi romani. Campobasso in questi giorni si gioca una fetta importante del suo presente e del suo futuro.
Jones