Riorganizzazione della rete ospedaliera, tutto da rifare secondo il verbale redatto dal tavolo tecnico della sanità il19 febbraio scorso. Bocciatura totale e giudizio impietoso dei ministeri dell’Economia e della Salute nei confronti della gestione commissariale del governatore: “Alla luce delle gravi criticità riscontrate e dei rilevanti ritardi con cui Frattura sta attuando il mandato a lui attribuito, il Tavolo e il Comitato valutano la sussistenza dei presupposti per l’attivazione della procedura di cui all’articolo 2, comma 84, della legge 191/2009”. In poche parole, Roma vuole rimuovere il presidente della Regione. Forti dubbi anche sulla distribuzione dei posti letti tra pubblico e privato e sulla proposta di integrazione tra Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II: “Finalità non chiare”. Nel mirino dei dicasteri romani anche il criticatissimo piano di riorganizzazione aziendale redatto dall’Asrem: “Il dottor Percopo agisce in autonomia, assumendo provvedimenti che non competono al suo ruolo”. Intanto il debito sanitario continua a lievitare




