HomeNotizieCRONACACarceri, le cifre dell'orrore: 7 tentati suicidi lo scorso anno in Molise

Carceri, le cifre dell’orrore: 7 tentati suicidi lo scorso anno in Molise

Il sindacato della Polizia Penitenziaria (SAPPE) lancia l’allarme 

 

CAMPOBASSO. 22 episodi di autolesionismo e 7 tentati suicidi sventato in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 15 ferimenti e 8 colluttazioni, 80 scioperi della fame, 15 rifiuti di vitto e terapie mediche, 6 danneggiamenti. Sono le crude cifre che raccontano il 2013 nelle carceri del Molise, che oggi ospitano circa 430 persone rispetto alla capienza regolamentare di circa 350 posti letto. Cifre e numeri diffuse dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, che è tornato a chiedere al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria interventi concreti per le carceri molisane, dove lavora un solo detenuto su quattro con ciò favorendosi l’ozio in cella.
“Le cifre raccontano una tensione detentiva costante nelle carceri del Molise, nelle quali è solamente grazie all’encomiabile professionalità, spirito di servizio e abnegazione dei poliziotti penitenziari molisani se i disagi e disservizi sono contenuti” spiega il Segretario Generale SAPPE Donato Capece. Nel dettaglio, rileva il SAPPE, “nel carcere di Campobasso – in cui il 28 febbraio scorso erano presenti 101 detenuti – si sono registrati 9 atti di autolesionismo – ingestione di corpi estranei, chiodi, pile, lamette, pile, tagli diffusi sul corpo e provocati da lamette – e 7 tentati suicidi sventati in tempo dai colleghi. Nelle altre carceri regionali, 12 sono stati gli atti di autolesionismo a Larino (carcere affollato da 258 detenuti) ed 1 a Isernia (67 le presenze)”.
Il SAPPE torna a proporre con urgenza “un nuovo ruolo per l’esecuzione della pena in Italia, che preveda ad esempio circuiti penitenziari differenziati per i tossicodipendenti, il lavoro obbligatorio in carcere (stare ore e ore in cella senza far nulla favorisce ozio ed apatia), l’espulsione dei detenuti stranieri ed un maggiore ricorso alle misure alternative”. Capece sottolinea infine l’importante ruolo svolto quotidiano dai Baschi Azzurri del Corpo: “Nonostante l’insostenibile, pericoloso e stressante sovraffollamento i Baschi Azzurri della Penitenziaria in servizio in Molise credono nel proprio lavoro, hanno valori radicati ed un forte senso d’identità e d’orgoglio, e ogni giorno in carcere fanno tutto quanto è nelle loro umane possibilità per gestire gli eventi critici che si verificano quotidianamente, soprattutto sventando in tutta Italia centinaia e centinaia suicidi di detenuti. Per questo abbiamo chiesto al DAP interventi urgenti e concreti per il Molise”.

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