Campobasso, Chierchia contro la grande distribuzione e le aperture domenicali a oltranza

La candidata alle primarie: “Bisogna tornare a valorizzare il centro cittadino” 

 

CAMPOBASSO. Sono moltissimi i settori economici in crisi che sto incontrando nel corso di questa mia campagna elettorale: ho sentito fortissimo il disagio di tutto il mondo del commercio.
In primo luogo, ritengo indispensabile riaprire il ragionamento sull’attuale legge regionale di settore, che va rivisitata tenendo conto delle reali esigenze del territorio molisano e, quindi, del Comune di Campobasso: in questi anni tante parole si sono spese in merito, senza nessuna reale azione di confronto con gli addetti, le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali, che pure hanno spinto per approdare ad una modifica della legislazione regionale in materia di commercio. È giunto il momento, ed è mia intenzione operare in tal senso, di trasformare le parole in fatti e ripristinare, con l’aiuto di tutte le parti coinvolte, una legislazione equa e garantista nei confronti non solo della grande distribuzione organizzata, ma anche e soprattutto delle piccole e medie imprese che popolano il nostro territorio comunale.
Negli ultimi anni abbiamo assistito, inermi, allo spopolamento del centro della nostra città, alla chiusura di negozi storici di Campobasso, messi alle strette dalle aperture selvagge della grande distribuzione organizzata, alle quali, loro malgrado, non sono riusciti ad adeguarsi, trattandosi, molto spesso, di imprese monocellulari: credo sia arrivato il momento di riconsiderare in modo realistico e rispettoso della dignità di tutti gli operatori l’opportunità di aperture domenicali a oltranza.
Il mio progetto, qualora venissi eletta Sindaco del Comune di Campobasso, sarà improntato alla massima valorizzazione del centro cittadino, anche tramite azioni di rilancio del commercio per le piccole e medie imprese. Mi impegnerò a riportare il settore in una posizione di equilibrio tra grande distribuzione organizzata e piccole e medie imprese, cercando di evitare che i piccoli imprenditori debbano necessariamente, per sopravvivere, adeguarsi alle strutture delle grandi aziende e, per arrivare a ciò, mi riprometto di istituire un tavolo di concertazione tra le associazioni datoriali, i rappresentanti della grande distribuzione organizzata e delle piccole e medie imprese e le organizzazioni sindacali di settore, per elaborare, insieme, proposte e soluzioni atte a garantire sia il rilancio del settore, sia la dignitosa sopravvivenza di tutti gli operatori del commercio.

Bibiana Chierchia