HomeNotizieCRONACAViolenta quattro ragazzine, in carcere un 23enne

Violenta quattro ragazzine, in carcere un 23enne

ISERNIA. È finito agli arresti, presso il carcere pentro di Ponte San Leonardo, un 23enne accusato di violenza sessuale nei confronti di 4 ragazzine minorenni. Il giovane, della provincia di Isernia e con precedenti specifici, avrebbe approfittato delle sue vittime nel periodo compreso tra l’ottobre 2012 al marzo 2013. Poi è stato scoperto dai carabinieri ed ha avuto inizio l’iter giudiziario della vicenda. Nel dicembre scorso era finito ai domiciliari. Tuttavia, la procura si è battuta strenuamente affinché il giudice ne disponesse la detenzione in carcere. La difesa si è però opposta, sia in sede di Riesame che in Cassazione. Ma in queste ore il pronunciamento: la Suprema Corte ha deciso per la reclusione nel penitenziario del capoluogo pentro. E la notizia è stata resa nota stamani in procura, nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato naturalmente pure i militari dell’Arma. Ebbene, nella circostanza, il procuratore Paolo Albano ha ripercorso le tappe della vicenda. Era il marzo 2013 quando i carabinieri di una stazione dell’hinterland pentro controllarono su strada un veicolo su cui viaggiavano tre giovani, di cui due maggiorenni, e una ragazzina di soli 13 anni. L’eterogeneità della compagnia risultò sospetta ai militari che decisero di approfondire le loro indagini. Ed ecco l’allarmante quadro. Il 23enne, finito oggi agli arresti, adescava minorenni mostrandosi con loro gentile e affettuoso; dava vita ad un corteggiamento riuscendo così a conquistare la loro fiducia, per poi portarle nella sua abitazione, dove le stesse venivano costrette a guardare filmati pornografici e a subire abusi sessuali. Una vicenda grave, confermata prima dalla 13enne e in seguito dalle altre sfortunate protagoniste ascoltate dagli inquirenti, alla presenza di genitori e psicologi. Ora il 23enne è stato assicurato alla giustizia. Ma non è finita. È infatti previsto un incidente probatorio sulle testimonianze delle presunte vittime e, quindi, solo successivamente si procederà con la richiesta di rinvio a giudizio.

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