CARPINONE. Con il ricordo ancora vivo della mattanza compiuta a Pesche, altri due casi di avvelenamento animali sono stati scoperti a Carpinone. Le vittime: due meticci custoditi in una residenza privata. A denunciare il ‘vigliacco gesto’ la sezione provinciale pentra dell’OIPA Onlus che ha voluto anche lanciare un appello. Alla cittadinanza, in particolare ai residenti della frazione Vallone Piceno di Carpinone, l’associazione animalista chiede di prestare massima attenzione; di evitare di lasciare liberi i propri animali fintanto che l’ente preposto non avrà effettuato la bonifica dell’area. Il pericolo, infatti, è quello che altri cani possano incappare in qualche polpetta avvelenata, come accaduto purtroppo nel comune di Pesche, dove a morire sono stati ben cinque cuccioli. Il delegato OIPA, Alessandro D’Alessio, inoltre, annuncia la disponibilità della Onlus ad accogliere tutte le segnalazioni e le informazioni utili sul caso, anche in forma assolutamente anonima, al fine di risalire ai responsabili del crudele atto. Ci si potrà quindi rivolgere all’indirizzo: isernia@oipa.org. Quindi la chiosa: l’OIPA ricorda che esiste la legge n.189 del 2004 che recita: “Chi maltratta un animale per crudeltà o senza necessità rischia la reclusione da tre mesi a un anno”.
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