Uccise la moglie a colpi di mattarello: confermati 17 anni in appello

MILANO. Confermati 17 anni di reclusione per Roberto Colombo, l’ex primario di Oculistica che uccise la moglie, la 39enne isernina Stefania Cancelliere, a colpi di mattarello nel giugno del 2012 a Legnano, nel Milanese. Dopo la condanna in primo grado (con rito abbreviato) nell’aprile 2013, Colombo aveva tentato di ottenere uno sconto di pena in Appello, puntando a derubricare il reato di stalking attraverso il riconoscimento della seminfermità mentale al momento dell’omicidio. Ma la linea difensiva non ha fatto breccia nella Corte d’Assise d’appello presso il tribunale di Milano, presieduta dal giudice Sergio Silocchi. Attualmente Colombo è agli arresti domiciliari e sta scontando la pena in Liguria, in un centro di riabilitazione psichiatrica sulla riviera ligure di Ponente. Quasi un soggiorno vacanza, più che una condanna per omicidio, visto che a Colombo, nei mesi scorsi, sono stati anche sequestrati un computer, un paio di telefonini e una chiavetta per la connessione a internet. Proprio qui sta l’ennesima umiliazione inflitta ai congiunti di Stefania: niente carcere, poiché per il giudice per l’udienza preliminare l’ex oculista sarebbe “inadeguato per affrontare terapie psichiatriche adeguate al suo stato”. La sentenza di primo grado fu infatti definita uno scandalo dai parenti della vittima, visto che la giovane donna uccisa aveva presentato un esposto in procura a Milano per stalking, proprio contro il marito. La conferma a 17 anni, invece, è stata accolta con soddisfazione dalla famiglia Cancelliere, che si riserva di denunciare l’omicida per il mancato versamento degli assegni di mantenimento ai figli avuti dalla 39enne isernina.