Via l’università da Isernia, Izzo grida allo sciacallaggio

ISERNIA. Emilio Izzo annuncia una conferenza stampa-sit in, lunedì 28 aprile alle 10.30 davanti all’università di via Mazzini a Isernia, “per illustrare le strategie che si stanno mettendo in atto contro questa provincia e contro questa regione”. Così il sindacalista prosegue la sua battaglia per scongiurare il probabile trasferimento delle facoltà con sede nel centro storico e invita “amministratori, sindaci, presidente della Regione, sindaco di Isernia, rettore, presidente della Provincia di Isernia, presidente della Camera di Commercio, vescovo, parlamentari ed europarlamentari, prefetto, direttore regionale dei Beni culturali, studenti, associazioni, comitati, cittadini e chiunque abbia a cuore le sorti della facoltà di lettere e dell’intero territorio” a partecipare all’incontro. Izzo, nella sua nota, lancia un’esplicita provocazione all’amministrazione provinciale: “La provincia di Isernia beneficia di una sentenza del Tar che garantisce entrate dallo Stato per 16 milioni di euro. Basta mettere a disposizione dell’università un milione per garantire il fitto per 10 anni”. Questo il suggerimento di Izzo che porrebbe fine alla controversa vicenda. Nel puntare il dito contro il presidente della Regione Paolo Frattura e contro il rettore Gianmaria Palmieri, ‘rei’ di “aver da tempo pianificato l’azzeramento di Isernia“, il sindacalista accusa entrambi di aver dato “una parvenza di verità ad una pantomima già scritta”. Infine, ma non con meno foga, Izzo sottolinea con chiari riferimenti all’amministrazione Brasiello che “la pianificazione e la programmazione vanno fatte nei tempi dovuti, se si è capaci di farla, altrimenti le conseguenze ricadono su chi colpe non ha”, ovvero gli studenti, “che da tempo subiscono le conseguenze di una cattiva gestione che non garantisce certezze per il futuro”, ma anche tutti i cittadini della provincia, “che vedono pian piano sciupare occasioni di sviluppo e di rivalutazione del territorio e delle risorse che possiede”.