Sfratti Iacp, Cancellario e Terzano replicano a Durante: “Fai solo proclami”

La nota dei consiglieri comunali di Campobasso che sostengono la candidatura di Scasserra: “Riflettere sul disagio abitativo in questi termini non è corretto. Sugli sfratti abitativi bisognerebbe rivolgersi ai veri interlocutori: che aspetta Durante a chiederlo ai suoi referenti Frattura e Nagni?”

CAMPOBASSO. “Ragionare in termini elettoralistici su una drammatica piaga sociale quale il disagio abitativo non è corretto” – è quanto affermano in una nota Marialaura Cancellario e Pasquale Terzano consiglieri comunali e candidati a sostegno di Michele Scasserra, replicando ad una dichiarazione di Michele Durante diffusa nel pomeriggio su facebook. “Se poi si pensa che i proclami sulla moratoria degli sfratti proviene da chi milita nella stessa coalizione del Governatore e della Giunta Regionale, quella proposta è palesemente strumentale: invece che inserirla nel programma amministrativo del Comune, si rivolga al Presidente della Regione e agli Assessori regionali alle Politiche della Casa, affinché varino un provvedimento legislativo rivolto agli Istituti autonomi case popolari per calmierare i canoni di locazione, per prevedere stanziamenti per la manutenzione straordinaria e per sospendere gli sfratti in corso. Perché, invece di fare post su facebook, non si esortano i referenti politici della coalizione Frattura, Petraroia e Nagni a muoversi in quella direzione? Non possiamo credere che Durante, che siede contemporaneamente sia in Comune che in Provincia ricoprendo due incarichi istituzionali, ignori che la competenza in materia di Iacp è della Regione e non del Comune. Auspichiamo che l’argomento in questione non diventi il più classico dei proclami elettorali, e che si lavori concretamente per venire incontro alle esigenze dei cittadini che vivono quotidianamente questa emergenza.” I Consiglieri, Cancellario e Terzano, precisano che in consiglio comunale è stato presentato, un mese fa, un ordine del giorno votato all’unanimità proprio per impedire che lo IACP desse esecuzione agli sfratti in un momento così difficile per le famiglie campobassane.