ISERNIA. Telecamere installate a Isernia, ma non funzionanti e soprattutto costose per il Comune. Questa la nuova crociata del coordinatore del Csa Feliciantonio Di Schiavi, il quale subito interroga sul caso l’amministrazione Brasiello. Il sindacalista, nel precisare che la vicenda sarebbe stata sollevata da alcuni cittadini dei quali egli è portavoce, mette in luce l’esistenza, in alcune zone del capoluogo pentro, di alcuni apparecchi verosimilmente di videosorveglianza. Telecamere posizionate in città tra il 2002 e il 2012, sotto l’egida di Gabriele Melogli, al fronte di un sostanzioso esborso economico per l’ente comunale. E mai entrate in funzione per un difetto di realizzazione ovvero installazione. Nonostante ciò, pare che gli stessi apparecchi ‘gravino’ sulle casse municipali costantemente, ‘grazie’ ad un contratto di fitto da 2mila euro mensili per dieci anni. Notizie che, se confermate, porterebbero Di Schiavi, ed altri cittadini sicuramente, ad alzare le barricate. Spetta quindi all’amministrazione fare chiarezza sulla questione.
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