ISERNIA. Caos senza fine nei corridoi dell’Agenzia Sfide. Dopo il mancato rinnovo di tre contratti nei confronti di altrettante collaboratrici a progetto, una delle quali incinta di sei mesi, ieri mattina si è verificato anche un ulteriore inconveniente. La giovane donna in stato interessante, infatti, si era recata in Provincia per chiedere copia della relazione del direttore generale facente funzioni di Sfide. Un documento che, sottoposto due giorni fa al Consiglio di amministrazione dell’Agenzoa, ha determinato la cessazione del rapporto di lavoro per lei e due colleghe, dopo quasi otto anni. Di fronte al diniego, dettato dal rigoroso rispetto della procedura che richiede di presentare domanda per iscritto e attendere i tempi tecnici necessari, la ragazza si è agitata e ha accusato un malore, tanto da vedersi costretta a effettuare una serie accertamenti di rito. Per fortuna nulla di grave: ma l’ex collaboratrice, adesso, promette battaglia dal punto di vista legale, ritenendo che l’interruzione del contratto nei suoi confronti sia stato un atto discriminatorio. Da non dimenticare che la giovane, come del resto tutti gli altri 20 precari di Sfide, vanta crediti per 18 mensilità.