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Ittierre, la Regione tratta con le banche e Brasiello scrive al Ministro del Lavoro

CAMPOBASSO–ISERNIA. L’entusiasmo dei lavoratori Ittierre per aver ottenuto il riconoscimento della cassa integrazione straordinaria si infrange contro la burocrazia. Se è vero che il Ministero del Lavoro ha dato l’ok per la cigs, è altrettanto vero che per la corresponsione degli emolumenti bisogna attendere l’emanazione del relativo decreto. Pratica per la quale potrebbero volerci anche sei mesi. Un tempo lungo durante il quale in seicento resteranno privi di reddito. Motivo per il quale l’assessorato regionale al Lavoro ha organizzato un summit con la FinMolise, l’Abi e diversi istituti di credito al fine di trovare un accordo per la stipula di una convenzione bancaria finalizzata all’anticipo del trattamento di cassa integrazione in favore dei lavoratori molisani. L’incontro – ha spiegato l’assessore Michele Petraroia – è stato aggiornato, “nella convinzione di aver fatto un passo avanti nella giusta direzione”. Un parere positivo l’ha espresso in proposito anche il consigliere comunale isernino, nonché dipendente di Ittierre, Davide Avicolli, il quale, mostrando apprezzamento per le azioni istituzionali messe in campo al fine di risolvere al meglio la vertenza, ha anche anticipato che, alla luce dell’operazione che si intende portare avanti, “bisognerà aprire un nuovo conto corrente e che tutte le spese saranno a carico della Regione”. Non pago delle novità, che al momento sono solo potenziali, si è mostrato invece il sindaco di Isernia Luigi Brasiello. Questi, su in-put di alcuni lavoratori dell’azienda di Pettoranello, ha deciso di scrivere direttamente una missiva al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti (e per conoscenza al direttore generale del medesimo dicastero Salvatore Pirrone , al presidente della Giunta regionale Paolo Frattura, all’assessore Michele Petraroia, al prefetto di Isernia Filippo Piritore), con la quale, oltre a rappresentare lo stato di difficoltà di numerose famiglie, ha chiesto un intervento diretto per accorciare i tempi necessari allo sblocco dei fondi per la cassa integrazione. “Egregio Sig. Ministro,
– si legge nella nota – dopo la firma del verbale di accordo per collocare in cassa integrazione stra¬ordinaria, per un anno, 600 dipendenti dell’Ittierre, i medesimi attendono il perfezionamento dell’iter che consenta loro di percepire mensil-mente gli emolumenti. Le procedure a tutela del reddito dei lavoratori parrebbero essere ancora lunghe. Si prevedono vari mesi di attesa, un tempo non sostenibile dalle famiglie dei cassaintegrati che già soffrono le conseguenze d’una vertenza quanto mai logorante. Costoro, in gran parte cittadini di Isernia, – ancora Brasiello – mi hanno chiesto di rappresentarLe la necessità di accorciare, fin dove possibile, i tempi per la concreta corresponsione delle quote stipendiali. Tutte le fami¬glie interessate, infatti, versano in uno stato di profondo bisogno economico e ne sopportano quotidianamente i disagi. Molte di esse hanno dato fondo ai pochi risparmi disponibili e ora non riescono più ad andare avanti. Pertanto, confido in Lei, – chiosa il primo cittadino pentro – nella speranza che il dicastero del lavoro possa farsi partecipe delle esigenze dei lavoratori d’un territorio in estrema crisi occupazionale, provato da una recessione che attanaglia l’intero compren¬sorio industriale e produttivo di Bojano-Isernia-Venafro”. A questo punto si attendono novità. Come si attende la riunione dei creditori di Ittierre atta ad esprimere un parere sulla decisione del giudice del tribunale fallimentare di affidare le costituzione di una newco all’imprenditore Antonio Rosati. In caso di parere negativo, si materializza l’ipotesi del fallimento dell’azienda. In caso contrario, si riparte con un nuovo corso. L’appuntamento è fissato per il 24 maggio. AD

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