CAMPOBASSO. “Con riferimento all’articolo pubblicato sul vostro giornale telematico col titolo: “Il Molise affonda, ma la Regione pensa ai succhi di frutta”, pur comprendendo la naturale tentazione di ironizzare da parte delle testate giornalistiche sulle notizie che circolano, ci troviamo nella necessità di chiedervi di voler pubblicare sul vostro sito, al fine di dare una compiuta informazione, anche quanto segue, che esprime la posizione della Coldiretti Molise a difesa delle tantissime aziende agricole della nostra regione che lottano per poter continuare a produrre, evitando di aumentare la disoccupazione già gravissima nel Molise. Come Coldiretti abbiamo invitato tutte le amministrazioni degli enti locali d’Italia e, quindi, anche del Molise, ad adottare un ordine del giorno per sollecitare il Parlamento ad approvare un apposito emendamento diretto a rendere effettivo l’innalzamento della percentuale minima di frutta nei succhi e bevande analcoliche, dall’attuale 12% al 20%, nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di concorrenza. Gli italiani consumano sempre meno frutta, con crescenti danni per la salute. In compenso consumano ampiamente bevande gassate e zuccherate ‘al gusto di frutta’, ma praticamente si pensa di bere succo di frutta e in realtà si beve acqua colorata ed aromatizzata da essenze aggiuntive prive di ogni base naturale. Siamo fortemente convinti che le amministrazioni locali non possono sottrarsi a rivendicare una norma che tende a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a migliorare la salute dei cittadini, ma anche a sostenere i frutteti italiani, che rendono unico e meraviglioso il paesaggio e salubre l’ambiente italiano. Tale provvedimento, oltre a salvaguardare i consumatori, contribuirà ad agevolare la vendita della frutta prodotta dalle aziende italiane ed anche molisane, contribuendo a sviluppare la produzione con ulteriori prospettive di mercato. In Molise, giusto per fare degli esempi, le aziende agricole che producono pesche sono 284, quelle che producono nettarine sono 160, quelle che producono susine sono 127, che sostengono l’occupazione dei propri addetti ed, attraverso l’indotto, anche quella di centinaia di altri lavoratori della filiera, del trasporto, stoccaggio e trasformazione. L’iniziativa di Coldiretti è quindi anche e soprattutto una iniziativa economica a salvaguardia della migliore produzione agroalimentare e agricola, essa rientra nella continua battaglia che accomuna cittadini-consumatori e agricoltori, affinché l’offerta alimentare sia qualitativamente migliore e salutisticamente adeguata. Auspichiamo, pertanto, che oltre alla Regione Molise, anche le altre amministrazioni locali deliberino, così come stanno già facendo, in Italia come in Molise, a favore dell’ordine del giorno proposto dalla Coldiretti. Siamo consapevoli che non sarà la soluzione dei problemi della crisi economica mondiale, ma sarà un segno ed una testimonianza importante per contribuire alla battaglia del mondo agricolo italiano di giustizia, di verità e di trasparenza contro le speculazioni delle bieche lobby multinazionali, a danno degli interessi dei consumatori e dei produttori italiani”. Cordialissimi saluti.
Coldiretti Molise
Ringraziamo la Coldiretti Molise per la nota esplicativa, molto cortese come ben si addice alla storia dell’associazione. Precisiamo che non era intenzione della testata sminuire la bontà dell’iniziativa promossa dalla Coldiretti. Piuttosto, l’articolo voleva essere un richiamo ai nostri sedicenti politici, di destra e di sinistra, pagati profumatamente con le tasse dei molisani, a rendersi conto, con tutto il rispetto, che le priorità sono altre. Gli agricoltori necessitano di attenzione e tutela, è sacrosanto; ma rispetto all’iniziativa specifica è nostra opinione – sindacabile, certamente – che il Consiglio regionale cominci, dopo un anno e mezzo niente affatto memorabile, a occuparsi di tutela dell’occupazione in modo più serio, capillare, specifico, attento. Dimostrando, è proprio il caso di dirlo, di non essere alla frutta.
Pasquale Bartolomeo
direttore Isernianews