Giustizia, i dubbi di Izzo

CAMPOBASSO. È tornato a protestare nel nome della legalità dinanzi al palazzo di giustizia di Campobasso e questa volta non è stato lasciato solo. Al suo fianco Tiziano Di Clemente del Pcl e Romano De Luca dell’associazione antimafia Caponnetto. Si tratta del segretario della UilBac, Emilio Izzo, che pone dubbi e quindi domande sul trasferimento del pubblico ministero Fabio Papa. La presunta incompatibilità ambientale alla base del provvedimento del Consiglio superiore della Magistratura sarebbe tutta da dimostrar, secondo Izzo. Tant’è che lo stesso interessato Papa ha presentato ricorso. Ma il dubbio circa la liceità della decisione del Csm spinge il sindacalista ad inscenare un sit-in. Un modo per attirare l’attenzione e chiedere “il rispetto della democrazia”. “Sono qui, e fortunatamente non da solo – ha spiegato il segretario UilBac – per denunciare l’esistenza di un problema nella giustizia molisana che ritengo andrebbe risolto. Mi riferisco in particolare al caso dell’allontanamento del pm Papa da Campobasso. In una prima occasione ci siamo chiesti come mai ad un sostituto venisse tolto un caso. Ed oggi addirittura viene mandato via. Fabio Papa – incalza Izzo – è stato l’unico che in questa regione ha avuto il coraggio di affrontare un’inchiesta scomoda, al di là degli effettivi riscontri. Si occupava della vicenda del presidente Frattura e del questore Pozzo relativa alla Biocom. Ma è stato affiancato, fino a che ha lasciato il caso, e la questione è stata chiusa. Di qui – ancora il sindacalista – il trasferimento. Per noi c’è qualcosa che non funziona”. La protesta, dunque, è stata l’occasione per accendere i riflettori sul funzionamento del sistema giustizia in Molise. Izzo, Di Clemente e De Luca hanno infatti rilanciato pure altre problematiche: come quella dei rifiuti e quella dell’eolico selvaggio. Ciò che attendono sono delle riposte.