Isernia celebra il patrono Eremita

ISERNIA. Isernia rinnova la tradizione religiosa e, tra il sacro e il profano, celebra anche quest’anno il patrono Celestino V. Un evento che, nell’occasione, si arricchisce di significato, dal momento che coincide con l’anno giubilare dell’eremita Pietro, salito al soglio Pontificio il 5 luglio del 1294. Ed ecco che la visita di Papa Francesco nel capoluogo pentro vedrà anche la commemorazione di Celestino, figura caratteristica, contesa tra Molise e Abruzzo, e ricordata pure nelle pagine della Divina Commedia da Dante Alighieri per la rinuncia al Pontificato. Il patrono di Isernia assume dunque un valore speciale, dentro e fuori i confini regionali, e la città lo celebra con una serie di iniziative. Nelle vie del centro storico è stata allestita la consueta fiera, in cui ambulanti espongono per la vendita cibi e merce di tutti i generi. Poi i gruppi folk che inscenano i tradizionali canti e balli popolari, ottenendo consenso e partecipazione tra il pubblico. All’aspetto profano, si unisce naturalmente quello squisitamente religioso. Numerosi i fedeli che hanno raggiunto, come in pellegrinaggio, la chiesa dedicata proprio all’eremita per omaggiare il busto del Santo e riunirsi in preghiera. Spazio quindi a diverse funzioni religiose; messe solenni che hanno il culmine con la tradizionale processione. Una festa, in tutti sensi, alla quale partecipano in tantissimi, sfidando la crisi economica e la crisi dei valori del mondo moderno.