Campobasso, l’ombra dei ricorsi rovina la festa a Battista

 CAMPOBASSO. “Sette sotto”, diceva qualcuno col classico gergo. “No, quattro voti sopra”, rispondeva un altro. “E’ un caos totale”, interveniva il terzo. Dibattiti surreali di una giornata che Campobasso tutta ha vissuto col fiato sospeso: colpa della sezione 28 che non ha decretato alcun risultato prima dell’una passata e dell’incertezza dovuta a un voto che ha premiato le liste di centrosinistra (soprattutto i candidati provenienti da centrodestra), meno il candidato sindaco Antonio Battista, che per ore e ore ha ‘ballato’ sulla fatidica soglia del 50%, quella che se superata di appena un voto decreta la vittoria al primo turno. Così alla fine è accaduto: a quanto pare soltanto tre-quattro schede, sufficenti per decretare il vincitore dopo uno spoglio durato circa 35 ore, il più lungo che il capoluogo di regione abbia mai vissuto, con l’apposita Commissione che ha effettuato nuovamente lo spoglio della sezione 28 presso il Municipio, a porte chiuse. Fuori, democratici e grillini hanno atteso il risultatoper ore, fin dopo lo scoccare della mezzanotte. Telenovela finita? Neanche tanto. In queste ore la Commissione si ta occupando della verifica delle schede. Ma, con un margine così risicato, è impossibile escludere colpi di scena. Lo staff di Battista ha già festeggiato due volte, ieri notte e all’alba di lunedì, ma la certezza del trionfo, almeno stando al sito del ministero dell’Interno, appare ancora lontana. In ogni caso, l’ombra nera dei ricorsi si è già allungata su Palazzo San Giorgio: quelli del Movimenti Cinque Stelle, ma non solo. Non proprio un buon inizio per la nuova legislatura.