Ittierre, l’anticipo cigs ancora non si vede: le banche sollecitano garanzie

CAMPOBASSO. La Regione Molise, ovvero la Direzione Area Terza, continua a trattare con le banche per giungere alla stipula di una convenzione atta ad anticipare il trattamento di cassa integrazione straordinaria in favore dei lavoratori, del tessile e di altri comparti, che ne hanno diritto. Ciò al fine di guadagnare tempo, fintanto che il ministero del Lavoro non termini le proprie procedure. Un’azione di sostegno al reddito che riguarda in particolare i circa seicento dipendenti della Ittierre di Pettoranello del Molise per i quali, dopo mesi di trattative e confronti, il governo avrebbe disposto la cigs senza però aver portato ancora a compimento il relativo iter burocratico. Operazione, quest’ultima, che richiede tempi tecnici che le maestranze non si possono però permettere. Numerose sono infatti le famiglie monoreddito che, nelle more dello sblocco della situazione, restano senza stipendio e sussidio.

Ecco perché – come spiega l’assessore regionale al ramo Michele Petraroia, è stato attivato un confronto istruttorio con la presidenza dell’Associazione Bancaria Italiana del Molise e con la FinMolise per individuare una soluzione di carattere tecnico. Alla Finanziaria regionale è stato demandato di approntare uno schema–tipo di convenzione su cui avviare una procedura selettiva pubblica.

Ma la vicenda appare complessa, specialmente per quanto attiene l’assunzione dei rischi. Le banche – spiega Petraroia – sollecitano garanzie preliminari circa il soggetto garante che si assume il rischio in caso di mancata approvazione della cassa integrazione straordinaria da parte del ministero del Lavoro. “Sul punto, – ancora il vicepresidente della Giunta – la convenzione nazionale, rinnovata il 21 dicembre 2013, tra l’Abi e le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil lascia ampio margine interpretativo e le comprensibili cautele degli istituti di credito hanno indotto la Direzione dell’Area Terza della Regione Molise a pianificare un necessario e ineludibile confronto su un aspetto non secondario della problematica, non imputabile alle responsabilità degli uffici e delle strutture dirigenziali”. Pertanto, la questione va approfondita.

Francesco Clemente