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Giapponesi alla scoperta dell’olio di Fornelli

FORNELLI-ISERNIA. Una delegazione di Giapponesi è sbarcata in Molise, precisamente a Fornelli, per realizzare un documentario sulla vita nel piccolo centro pentro, ma soprattutto per scoprire i segreti dell’olio locale. Ed ecco che un regista ed una esperta di olivicoltura nipponici hanno fatto visita alla cooperativa agricola Sette Torri, perché è con il presidente della società Ugo Centracchio che hanno avviato una collaborazione che si spera porterà sviluppo e occasioni di crescita per il futuro. Un’iniziativa sulla quale si è espresso con soddisfazione l’assessore alle Attività produttive Massimiliano Scarabeo, che ha voluto porre in rilievo le azioni che la Regione sta compiendo per delineare un nuovo modello di agroindustria molisana. “L’impegno nella valorizzazione di un prodotto importantissimo come l’olio – ha quindi affermato l’assessore – pone il Molise in una posizione interessante nel panorama italiano e internazionale dei prodotti enogastronomici d’eccellenza. L’interesse dei mercati esteri, per questa tipicità della terra molisana, sta a significare che la strada intrapresa è quella giusta e per questo, ogni iniziativa, in tal senso, va ampiamente supportata. Il Comune di Fornelli è inserito a pieno titolo nel circuito ‘Città dell’Olio’ che annovera, tra gli iscritti, numerosissimi Comuni ed enti locali d’Italia, tra cui molti della regione Molise, e ciò gli consente di fregiarsi di un importante riconoscimento di portata nazionale quale produttore di olio di qualità. Quello autoctono di Fornelli, – ancora Scarabeo – raggiunge successi grazie al lavoro e l’impegno sia professionale che economico di tante persone che hanno avuto la costanza di seguire il programma di miglioramento qualità dell’olio. Per tali ragioni, sono fermamente convinto che la crescita di questo settore e dell’agricoltura di qualità molisana, non debba fermarsi entro i confini regionali, ma trovare la propria forza nella costruzione di reti di mutuo beneficio. Per farlo, la nostra tradizione nel produrre eccellenze enogastronomiche deve potersi distinguere attraverso la tutela dei marchi; la Regione, i produttori, le Associazioni di categoria devono lavorare sempre di più per raggiungere questo risultato”. Di qui spazio alle azioni da intraprendere. “Una delle occasioni, per molte aziende molisane del settore, – prosegue il membro dell’esecutivo Frattura – può essere quella legata al Contratto di Sviluppo per l’agroalimentare che la Regione sta promuovendo affinchè si arrivi ad ottenere una filiera che attraverso la produzione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti, possa delineare un nuovo modello di agroindustria molisana. L’impegno futuro è quello di lavorare in questo senso tenendo presente che questi sforzi rappresentano uno degli elementi più importanti e strategici per l’economia della nostra regione e, soprattutto, per promuovere l’immagine del Molise all’estero. Dovrà essere la risposta molisana dei protagonisti della filiera agroalimentare, della tipicità dei nostri prodotti che farà conoscere in tutto il mondo il vasto patrimonio enogastronomico del Molise. Questa regione – ha concluso – ha l’occasione imperdibile di presentarsi al mondo con un elemento distintivo in campo agroalimentare: la qualità che tutti i mercati cercano e che noi abbiamo e dobbiamo valorizzare, sostenendo il lavoro di chi è impegnato, quotidianamente per raggiungere sempre i migliori risultati.”

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