Agnone celebra la Giornata dell’emigrazione mondiale

AGNONE. Tutto pronto per la ‘Giornata agnonese dell’emigrazione mondiale’. L’evento avrà luogo lunedì 2 giugno, festa della Repubblica e giorno di unità nazionale anche per coloro che vivono ‘oltreconfine’, a partire dalle ore 17. Presente sarà anche il clero locale, con l’arciprete don Alessandro Di Sabato e il cappellano ospedaliero don Francesco Martino, che benediranno la curva Mingone di Agnone come simbolo universale d’emigrazione, in quanto rappresenta il punto estremo, ossia quel punto in cui Agnone scompare alla vista di chi parte e dove intere generazioni hanno pronunciato, e purtroppo continuano a pronunciare l’emblematica frase “Curva Mingone, addio, addio Agnone!”. Infatti, in questi ultimi anni è tornato ad essere più intenso l’esodo migratorio, specialmente giovanile, ma anche di intere famiglie. Proprio per questa ormai persistente e dolorosa emigrazione, il Cenacolo culturale francescano ‘Camillo Carlomagno’ di Agnone, su iniziativa dell’Università delle Generazioni, intende rendere omaggio a tutti gli emigrati di ieri, di oggi e di domani con una solenne cerimonia che avrà luogo proprio a Colle Mingone. Un tributo, quindi, che Agnone intende rendere a tutti gli emigrati del mondo, diventando così la simbolica capitale dell’emigrazione. Per rimarcare questi simboli e questi significati il professor Giuseppe De Martino, presidente pro-tempore del Cenacolo, vestirà la fascia iridata, per indicare in quei sette colori e nell’arcobaleno che li esprime l’abbraccio a tutti i popoli migranti. Presso la Curva Mingone verrà posta anche una gigantografia del monumento agli emigrati, opera dello scultore Ruggiero Di Lollo, che da anni ricorda che c’è un popolo che vive altrove.
La ‘Giornata agnonese dell’emigrazione mondiale’ si concluderà nella chiesa parrocchiale di Santa Maria di Costantinopoli (ex Cappuccini) con la celebrazione di una messa dedicata a tutti gli emigrati, in particolare a Sabatino Travaglini, scomparso di recente il quale, emigrato in Canada, non solo ha voluto il monumento agli emigrati ad Agnone ma ha raccontato in un libro l’emigrazione agnonese della seconda metà del ventesimo secolo, la più dolorosa e la meno rassegnata. Sarà ricordato anche Eutimio Mastronardi di Villacanale, altro emigrato recentemente scomparso che rappresenta quell’emigrazione che ha letteralmente svuotato al 90 per cento un intero paese, contribuendo però a fare grande e significativo il Canada
Intanto, il quotidiano telematico di Messina ‘CostaJonicaWeb.it’ aprirà con Agnone e Guardavalle (Calabria) la speciale rubrica ‘Extreme Point’ che intende proprio evidenziare quei punti estremi, come Colle Mingone, che caratterizzano in tutto il mondo i dolorosi luoghi del distacco per forzata emigrazione, sperando in una emigrazione volontaria e non costrittiva affinché ognuno che lo voglia possa restare nel proprio luogo di nascita senza essere costretto ad abbandonarlo per poter vivere o sopravvivere.