Gam, Frattura: “Investimento da 36 milioni”. Iorio: “L’azienda non doveva chiudere”

 CAMPOBASSO. E’ stato un dibattito ampio e articolato quello che ha impegnato il Consiglio regionale del Molise, tornato a riunirsi oggi per una doppia seduta, poi ridotta ad una sola per il protrarsi dei lavori iniziati in mattinata, sulla crisi occupazionale nel Molise. L’assemblea, presieduta da Vincenzo Niro, è stata rinviata poi a martedì prossimo, 10 giugno 2014, per l’appuntamento ordinario previsto per il pomeriggio di oggi alle ore 16. E’ durata, infatti, fino alle ore 17,00, senza alcuna interruzione, l’attesa discussione sulla richiesta di seduta monotematica a firma dei consiglieri Angelo Michele Iorio, Angiolina Fusco Perrella, Nicola Cavaliere, Nunzia Lattanzio, Salvatore Micone e Giuseppe Sabusco, concernente la crisi occupazionale e disoccupazione giovanile e presentazione del Piano industriale per il rilancio della Gam di Boiano.

Presenti in aula numerosi lavoratori dell’azienda boianese, che hanno seguito il dibattito fino alla sua conclusione. Abbinata alla richiesta di seduta monotematica anche una mozione sullo stesso argomento, presentata nello scorso mese di ottobre dai consiglieri Antonio Federico e Patrizia Manzo, ritirata dai rappresentanti del Movimento cinque stelle all’inizio dei lavori “perché superata” e per favorire un’unica disamina della problematica. In avvio è stato l’ex presidente della Giunta, Michele Iorio, a motivare la richiesta della seduta su quello che ha definito “l’argomento del momento”, presentando anche un ordine del giorno collegato. L’ex governatore ha quindi aggiunto che occorre puntare “al recupero dello sviluppo e della capacità occupazionale. La crisi viene da lontano e non si vedono segnali veri di ripresa, anche se qualche spiraglio comincia a manifestarsi. La Regione è interessata come imprenditore e necessita alleviare alcune situazioni di forte disagio”. Esaurite le battute iniziali, si è avviato il dibattito al quale hanno dato il proprio contributo gran parte dei consiglieri presenti in aula. Ha esordito il consigliere Salvatore Micone, sostenendo che “numerose sono le criticità che il nostro territorio si trova a vivere ed affrontare e che la maggioranza ha il dovere giuridico e morale di risolvere. Per la Gam credo che oggi dobbiamo avere il coraggio di dire ai lavoratori quale sarà il loro vero futuro”. E’ stata la volta della consigliera Fusco Perrella che, dopo aver spiegato i motivi che hanno indotto a formulare la richiesta della seduta monotematica, ha detto che “l’emergenza sociale va affrontata con atti concreti per ridare dignità a tante famiglie. Non voglio vedere la Regione peggiorare giorno dopo giorno. Per la Gam non parliamo più di passato, parliamo di futuro e troviamo le soluzioni più giuste”. Appassionato l’intervento dell’assessore al lavoro, Michele Petraroia, che non ha negato la drammaticità che vive il territorio molisano, difendendo a spada tratta però l’operato dell’attuale governo regionale ed evidenziando gli errori del passato: “Non si può dire che questa amministrazione in poco più di un anno di governo ha bruciato 13 mila posti di lavoro visto che nel dicembre 2002 c’erano 111mila addetti e nel dicembre 2012 sono scesi a 98mila. Evidentemente qualcosa non è andato per il verso desiderato”. Scommettere sul futuro, sull’ambiente, sulla nostra storia: questo l’avvio della consigliera Nunzia Lattanzio, che ha sottolineato come l’economia molisana abbia “toccato negli ultimi anni il minimo storico. Occorre dare alle famiglie tutte assistenza e sostegno serio, nell’osservanza dei sacrosanti e inviolabili principi di equità ed uguaglianza”. Ha preso quindi la parola il consigliere Antonio Federico: “Non è necessario – ha detto – leggere i dati Eurostat per capire che a livello occupazionale la nostra regione è in ginocchio. Basta stare in mezzo alla gente. Al netto di qualsiasi valutazione politica quest’aula, i lavoratori presenti e i molisani tutti vogliono conoscere quale futuro può avere la filiera avicola, ormai ferma”. Ha affrontato vari temi legati alla crisi anche l’assessore Scarabeo che ha concluso “auspicando che al di là delle singole posizioni, si lavori perché si arrivi al Molise del futuro senza dover contare il numero di giovani costretti ad emigrare, non per dimostrare le proprie capacità ma per sopravvivere; lavorare per un Molise del futuro che veda le attività artigianali proliferare nelle aree interne, diventando il volano della crescita del Molise”. Il consigliere Parpiglia, invece, ha posto l’accento sulla responsabilità dell’amministrazione di centrodestra che ha amministrato tutti i livelli istituzionali (Regione, Province e Comuni di Campobasso e Isernia) negli anni scorsi. 
Ha concluso il lungo dibattito il presidente Frattura che, dopo una panoramica a trecentosessanta gradi sul momento di crisi che attanaglia tutti i settori della vita sociale a livello molisano, ha esposto per grandi linee il piano industriale per il rilancio della Gam. “Il progetto messo in campo – ha esordito – è innovativo. I lavoratori diventano imprenditori di se stessi. Non c’è partner. L’idea è di socializzare l’impresa, attraverso la formazione di tre cooperative (agricola; di trasformazione e di tecnici). La Regione c’è e ci sarà, ma occorre che nel progetto ci credano in primis i lavoratori”. Lungi dal polemizzare, Frattura ha ammesso qualche perplessità espressa dai sindacati sul piano, affermando che si punta decisamente alla trasformazione del pollo molisano e non all’acquisizione del marchio. “Il progetto – ha specificato – prevede un investimento complessivo di 36 milioni di euro; come soggetto attuatore si sta dialogando con Confcooperative e Legacoop. Il cinquanta per cento delle risorse, per un totale di 16 milioni di euro, sono regionali. Un investimento che si fa rientrare all’interno del Piano di sviluppo rurale, per accompagnare e realizzare l’impianto che, nella fase di partenza, dovrà lavorare circa 120mila polli a settimana. L’obiettivo è di arrivare poi a 400mila polli a settimana”. Chiusa la discussione generale si è passati all’esame dell’ordine del giorno presentato dai consiglieri Iorio, Fusco Perrella, Lattanzio, Micone e Cavaliere, per il quale è stata chiesta l’iscrizione, votata alla unanimità. Il consigliere Iorio ha chiesto però di votare l’ordine del giorno in una prossima seduta, per consentire di apportare delle modifiche alla luce dell’esposizione del piano illustrato dal presidente Frattura. “Ritengo – ha detto Iorio – che tutto ciò che si andrà a fare poteva farsi anche tenendo la struttura in piedi. Mi auguro che ci sia l’impegno a socializzare tutte le problematiche che attanagliano questa nostra Regione”. Alla fine è stato votato alla unanimità il rinvio dll’ordine del giorno, che sarà il primo punto in agenda della seduta di martedì prossimo, 10 giugno, alle 11.