ISERNIA. Non intendono lasciar spegnere i riflettori sul loro caso. Si tratta degli ex collaboratori dell’Agenzia di sviluppo Sfide, che comunicano di essere in attesa del pronunciamento del giudice del lavoro del Tribunale di Isernia sulle istanze presentate, tramite un noto studio legale pentro, al fine di recuperare 16 mensilità vantate dalla società in house della Provincia di Isernia. L’Agenzia, in sofferenza economica, ha ridotto negli ultimi tempi il proprio organico a 14 persone, dalle 21 iniziali. Ora quelle stesse persone attendono fiduciose che il giudice accolga la loro denuncia e intimi all’Agenzia di onorare il proprio debito nei confronti di chi ha prestato la propria opera professionale. “Abbiamo un credito nei confronti dell’Agenzia e intendiamo avere i nostri soldi fino all’ultimo centesimo – sentenziano gli ex lavoratori di Sfide – Siamo fiduciosi che il giudice del lavoro accolga la nostra richiesta e ingiunga all’Agenzia di saldare il proprio debito nei nostri confronti. D’altronde è legittimo che un lavoratore, che per di più ha dato sempre il massimo dal punto di vista professionale, veda ricompensata la propria attività. In questi giorni assistiamo alla presa di posizione dei dipendenti della Provincia che ancora non percepiscono lo stipendio di maggio. Possiamo comprenderli – concludono – visto che noi vantiamo appena 16 mesi”. Tutto, dunque, è nelle mani del giudice del lavoro del Tribunale pentro, che dovrebbe pronunciarsi a breve.
Francesco Clemente