Provincia, ultimatum dei senza stipendio

ISERNIA. Dalla mancata corresponsione della mensilità di maggio in favore dei dipendenti della Provincia scaturisce l’ultimatum: la Cisl Funzione Pubblica, attraverso una nota indirizzata ai vertici dell’ente di via Berta, e per conoscenza al prefetto e alla Corte dei conti, avverte che se entro cinque giorni non vi saranno risvolti positivi nella vicenda, ossia se non vi sarà il pagamento delle spettanze, verranno attivate tutte le opportune iniziative, anche legali, in ordine alla tutela dei lavoratori. E, alla fine, i soldi da sborsare per la Provincia potrebbero essere molti di più. La nota sindacale parte, infatti, dall’assunto che il ritardo nella riscossione dello stipendio da parte dei dipendenti, molti dei quali hanno quella fonte di guadagno come unico mezzo di sostentamento familiare, abbia causato agli stessi molteplici disagi: come difficoltà a pagare le bollette oppure la rata del mutuo. Disagi – osserva la Cisl – “per ritardi da ascriversi non già alla mancanza di fondi ma al servizio bancario”. Di qui la considerazione/avvertimento: “Il mancato pagamento dello stipendio – scrive nella nota il responsabile regionale del sindacato Ettore Cibelli – rappresenta un inadempimento grave del datore di lavoro, motivo per il quale il lavoratore non solo ha diritto al pagamento degli interessi sullo stipendio pagato in ritardo, ma anche al risarcimento dei danni derivanti dal fatto che nel frattempo non è stato in grado di far fronte ai suoi impegni economici”. Date le premesse, la Cisl Fp passa così alle richieste: “Si chiede di intervenire senza indugio a che vengano corrisposti gli emolumenti spettanti, ad attivare la necessaria procedura per individuare le cause del disservizio, a procedere alle relative sanzioni a carico dei responsabili, a verificare la sussistenza dei presupposti atti a mantenere in essere rapporti giuridici ed economici, di natura anche negoziale, con soggetti esterni all’ente”. Queste le istanze. La risposta in cinque giorni.