La donna, che gestiva un’azienda a conduzione familiare attiva nel campo dell’autotrasporto e del commercio, è finita nel mirino delle Fiamme Gialle di Isernia per essersi sottratta al Fisco e per non aver versato l’Iva. Tra le contestazioni, anche l’importazione di ovini e caprini macellati, di provenienza estera, spacciati per nostrani ai consumatori. Nei guai anche il rappresentante legale della ditta: i due rischiano fino a tre anni di carcere
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