CAMPOBASSO. Una delle principali vie dell’export per le nuove imprese italiane passa sicuramente per la Cina, ma l’ingresso sul mercato orientale, in forte sviluppo e amante del Made in Italy, necessita di preparazione e conoscenza. Questo il motivo per cui Unicredit, in collaborazione con Unioncamere Molise e Diacron, ha organizzato per oggi 11 giugno a Campobasso il ‘Forum Cina’, un incontro con oltre 50 aziende molisane utile per capire come tracciale la rotta verso est.
All’incontro – oltre a Pasqualino Piersimoni, presidente vicario Unioncamere Molise e a Mario Fiumara, manager Unicredit – sono intervenuti Luca Marracino, responsabile gestione operativa Unioncamere Molise, che ha parlato dei ‘Servizi della rete Enterprise europe network a favore delle Pmi” e Alessandra D’Autilia, responsabile area Cina ‘Unicredit international center Italy’, che ha illustrato come “Investire in Cina: lo scenario di business e il supporto di Unicredit”. Infine, Roberto Sergi, Tax Manager Diacron per Shanghai ha spiegato i ‘Principali aspetti fiscali e societari nelle diverse strategie di internazionalizzazione nel mercato cinese’. L’evento si è chiuso con la testimonianza aziendale di Giuseppe Massullo, amministratore unico Genko srl. Al termine degli interventi, le aziende partecipanti hanno incontrato individualmente i relatori per approfondire i dettagli sul tema.
“Quello di oggi – ha spiegato Mario Fiumara – è stato un appuntamento importante per le imprese del nostro territorio che vogliono affacciarsi sui mercati cinesi. La Cina, infatti, non è più solo un competitor aggressivo con cui confrontarsi a livello mondiale, ma rappresenta un’opportunità, un mercato ad alto potenziale di sviluppo che conta oltre un miliardo di consumatori e registra importanti tassi di crescita. In Cina Unicredit ha due filiali, una a Shanghai e l’altra a Guangzhou e un ufficio di rappresentanza a Pechino. Inoltre esiste la filiale di Hong Kong. La nostra banca si propone, dunque, come partner ideale per le imprese della regione che possono lavorare per imporre i propri marchi e prodotti sui mercati orientali”.
Secondo l’Istat, nel corso del 2013 il giro di affari del Molise con la Cina ha riguardato oltre 19milioni di euro di importazioni e più di 3milioni di esportazioni.
Il ruolo della provincia di Campobasso è importante dato che il valore dell’export verso il mercato asiatico è stato nello stesso periodo di oltre 2 milioni di euro, mentre l’import ha sfiorato i 13 milioni. Rispetto al 2012 c’è stato un aumento delle importazioni del 34%, mentre le vendite verso la Cina sono calate del 18%.
Le esportazioni della provincia di Campobasso verso il mercato asiatico nel 2013 hanno riguardato esclusivamente i beni manifatturieri, nello specifico le sostanze e prodotti chimici (più di 2 milioni di euro), che pure segnano un -19% rispetto al 2012. Seguono i prodotti alimentari, bevande e tabacco, con un valore delle esportazioni modesto (poco al di sopra dei 100.000 euro), ma in crescita del 56% rispetto all’anno precedente. Il comparto della chimica è rilevante anche per le importazioni, essendo il secondo dopo prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori, con oltre 3 milioni di euro di acquisti dalla Cina (+706% rispetto al 2012 le importazioni di prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori ammontano a quasi 3,9 milioni nel 2013 (+79% rispetto al 2012).
Anche i flussi commerciali del Molise verso la Cina sono dovuti unicamente ai beni manifatturieri, con una forte rilevanza per le sostanze e prodotti chimici: (a fronte di quasi 2,2 milioni di euro di esportazioni (-16% rispetto al 2012), le importazioni superano i 3,1 milioni (+723% rispetto all’anno precedente). Il secondo comparto di vendita verso il mercato asiatico è rappresentato invece dai prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori, con quasi 600.000 euro di esportazioni, sebbene il valore sia in calo del 67% rispetto al 2012.
Si stima che per l’anno in corso sia le esportazioni che le importazioni della provincia di Campobasso aumenteranno dell’1% rispetto al 2013.