HomeNotizieCRONACAMonteroduni, immigrati in 'rivolta' per fame e per soldi

Monteroduni, immigrati in ‘rivolta’ per fame e per soldi

MONTERODUNI. Gli oltre cento immigrati ospitati a Monteroduni presso l’hotel Holiday in protesta da oggi pomeriggio. Sul postoè anche intervenuta la polizia per evitare che la situazione degenerasse. Le critiche mosse riguardano i ritrdi nel ricevimento della diaria ministeriale, pari a 2.5 euro a testa al giorno, e una presunta disparità di trattamento da parte dei gestori della struttura nei confronti dei vari gruppi ospitati.Gli immigrati lamentano la scarsa qualità e le modeste razioni di cibo, che non sarebbero sufficienti a soddisfare il fabbisogno quotidiano. “Il proprietario della struttura non ci tratta come dovrebbe”, dichiara uno di loro intervistato da Isernianews (in basso l’intervista completa). Molti percepiscono un atteggiamento asseritamente più accondiscendente nei confronti di un gruppo ristretto di immigrati, che riceverebbe più ‘attenzioni’ da parte dei gestori. Inoltre, evidenziano anche come nei centri vicini, in particolare in quello di Montaquila – dove è ospitato un altro gruppo di africani e pakistani – il trattamento ricevuto sarebbe molto migliore, il cibo varierebbe ogni giorno e la diaria  verrebbe consegnata ogni 48 ore. 

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Gli immigrati ospitati a Monterdouni, invece, ricevono una quota mensile – sulla base delle predisposizioni del ministero degli Interni – ma lamentano di non aver ancora ricevuto i soldi del mese di maggio. Il proprietario dell’albergo, Sante Gentile, rassicura sul fatto che i soldi arriveranno entro martedì e chiarisce che il ritardo non dipende afftto dalla sua volontà. Per quanto riguarda il servizio della mensa, invece, Gentile si difende dalle accuse sostenendo che alcuni di loro pretendono più di quello che li spetterebbe: “Hanno abitudini particolari, mangiano riso bruciato, è questo che li fa stare male”. Secondo il gestore, dunque, non ci sarebbe alcuna disparità, con la macchina dell’accoglienza che funziona correttamente.

Nunzia Fiacchino

Guarda la video-intervista a uno degli immigrati e al proprietario della struttura:

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