HomeNotizieCRONACAProfughi in subbuglio, l'Arci: "Hanno ragione a protestare"

Profughi in subbuglio, l’Arci: “Hanno ragione a protestare”

ISERNIA. “I segnali premonitori di quello che è avvenuto nella struttura di accoglienza li avevamo già avvertiti fin dai primi giorni” dichiarano i soci ‘Arci’ di Isernia in merito alle proteste di ieri presso la struttura di Monteroduni adibita all’accoglienza dei profughi. Secondo l’Arci, anche la comunità locale “che aveva risposto con impegno dando vita a una gara di solidarietà per raccogliere vestiti, scarpe, carte telefoniche, cibo, prestando assistenza di vario tipo e organizzando momenti di socializzazione anche all’esterno del centro di accoglienza, da tempo segnalava a chi di dovere le due richieste dei migranti: cibo qualitativamente e quantitativamente adeguato ed erogazione di 2.50 euro a testa, così come spetta ad ogni richiedente asilo, cifra finanziata dagli organismi internazionali”.

L’associazione isernina sostiene che “a queste richieste si è sempre fatto, con varie scuse, ‘orecchie da mercante’, facendo precipitare la situazione. Oggi le autorità e le strutture di accoglienza fanno ‘a scaricabarile’, arrivando a insultare i giovani profughi, cercando di dividerli a seconda dei paesi di provenienza, tra buoni e cattivi, alimentando un’assurda guerra tra poveri, penultimi contro ultimi. Diverse associazioni locali – ricordiamo – si sono attivate sin dal primo momento per offrire sostegno e aiuti ai profughi giunti in Molise in condizioni di salute e psicologiche delicate e per agevolare la gestione dell’accoglienza, offrendo materiale di prima necessità e facendo da tramite con le comunità locali. L’esperienza che abbiamo maturato in questi due mesi e mezzo ha purtroppo dimostrato che i timori che avevamo già espresso erano fondati e che questo modo di affrontare l’accoglienza è sbagliato e fuorviante. Ci auguriamo – concludono i soci Arci – che le ragioni della manifestazione di ieri, giovedì 12 giugno, con lo sciopero del cibo, vengano ascoltate e che le richieste dei profughi vengano esaudite al più presto”.

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