HomeREGIONESanità, Frattura guadagna un mese per evitare i tagli

Sanità, Frattura guadagna un mese per evitare i tagli

CAMPOBASSO. Sembrava un giorno come tutti gli altri. Fuori un tempo da lupi, dentro Palazzo Moffa la seduta dedicata interamente al Piano sanitario regionale. Argomento delicato, ma il rumore incessante della copiosa pioggia sembrava attutire ancora di più un dibattitto (presente in aula anche il subcommissario Rosato) tutto sommato prevedibile (Frattura ha illustrato nel dettaglio il Piano) e per certi versi dall’esito scontato. Tutt’altro. Il colpo di scena era semplicemente dietro l’angolo: dopo l’intervento piuttosto critico dell’assessore Massimiliano Scarabeo (antico antagonista del governatore proprio sul tema sanità), Frattura ha deciso di chiedere la fiducia sul suo operato per verificare la tenuta della maggioranza. Successivamente, ascoltando anche le istanze giunte dai banchi dell’opposizione, si è deciso di evitare lo scontro e di votare sull’indirizzo generale del Piano operativo, in modo da evitare il definitivo commissariamento da parte di Roma. L’aula, pertanto, ha chiesto di integrare l’ordine del giorno presentato dal centrodestra, così da dare maggiore forza al documento che Frattura porterà al tavolo Massicci tra due giorni. Essenzialmente, i Piani operativi scaturiti dal decreto 21 del 4 giugno scorso del commissario ad acta Frattura vengono considerati come uno strumento orientativo da integrare, entro 30 giorni, ad opera del Consiglio regionale, organismo sovrano sul tema della sanità. Su tale ordine del giorno riveduto e corretto l’aula ha votato a favore compatta, compreso Scarabeo e gli esponenti di centrodestra (che da tempo chiedevano un maggior coinvolgimento del Consiglio e per questo hanno deciso responsabilmente di collaborare). Contrari solo i Cinque Stelle, che hanno voluto prendere le distanze, come sostenuto da Federico, dalla strumentalizzazione politica e dalla resa dei conti interna al Pd su un tema così importante. Il significato politico dell’ultimo Consiglio regionale del Molise è comunque evidente: il presidente Frattura vede rafforzata la sua leadership, mettendo probabilmente al sicuro il Piano sanitario (per ora sospeso dal Tar fino al giudizio del 3 luglio), che nei prossimi 30 giorni sarà oggetto di modifiche in Prima Commissione e poi in Aula. Difficile, tuttavia, dati i tempi stretti, che se ne stravolga la sostanza. La speranza per i piccoli ospedali sta tutta nel Tribunale amministrativo regionale: se boccerà i Piano operativi anche nel merito, Frattura dovrà ritirarli e predisporne di nuovi.

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