CAMPOBASSO. Altro che scandalo, altro che inciucio. Ciò che è accaduto lunedì pomeriggio in Consiglio regionale a Campobasso andrebbe forse analizzato con maggiore serenità e a distanza di sicurezza dalle ondate emotive dei social network. Perché, paradossalmente, il miglior centrodestra (dalla cocente sconfitta di febbraio 2013) è andato probabilmente in scena proprio al termine di quella seduta monotematica dedicata al Piano Sanitario, quando ha saputo riprendere in mano dopo tanti mesi il timone della politica convincendo l’intera maggioranza di centrosinistra e lo stesso governatore a votare un suo ordine del giorno che mirava a tutelare la Regione Molise come Istituzione. Ecco: un centrodestra capace di smettere i panni dell’opposizione sterile e fine a stessa, tornato ad essere protagonista dimostrando un senso di responsabilità di sicuro maggiore rispetto a un centrosinistra forte nei numeri e nelle recenti vittorie elettorali ma storicamente debole su taluni temi a causa delle solite divisioni interne ed eternamente in bilico tra la lotta e il governo. Chi ha assistito alla conferenza stampa di ieri, ha dovuto fare i conti con un trio in grande spolvero (Iorio, Cavaliere e Fusco), che ha parlato di cose concrete (il miglioramento del Piano operativo) ed ha evitato sia l’inutile sciacallaggio che rivendicazioni campanilistiche di varia natura, rivendicazioni che a conti fatti servono solo ad eccitare e illudere popolazioni già abbastanza incazzate e strumentalizzate in passato. E’ un punto di partenza importante, questo, in proiezione futura, perché se i “moderati” molisani evitano di cadere nella trappola del massimalismo, di rincorrere affannosamente gli estremismi e di cedere a tentazioni barricadiere (a palese vocazione minoritaria) o peggio ancora populiste e demagoghe, potranno col tempo ricostruire una autorevole classe dirigente. La strategia attuale non ti fa certo guadagnare apprezzamenti immediati sui giornali, ti espone alla rabbia di Facebook e a prevedibili equivoci, ma forse proprio per tale motivo è vincente: guarda lontano con pazienza e lungimiranza. Perché in fondo il centrodestra non è fatto per fare casino, ma solo e semplicemente per governare.
Jones
