HomeNotizieSPORTIsernia senza più attrattive, sparisce anche l'Aesernia calcio a 5

Isernia senza più attrattive, sparisce anche l’Aesernia calcio a 5

di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. “Il capoluogo pentro perde anche l’Aesernia Calcio a 5. Dopo una stagione in A2, con la salvezza conquistata portando in alto il nome della città e della Regione, tra mille difficoltà logistiche – con la squadra costretta a giocare presso il Palasport di Miranda per i noti problemi strutturali del palazzetto di via Giovanni XXIIi a Isernia – e altrettante incertezze economiche – con la classe imprenditoriale che ha preferito, al solito, girarsi dall’altra parte – il presidente Antonio Di Franco annuncia ufficialmente quello che era nell’aria. La fine di un ciclo, la conclusione di un’avventura splendida, durata dieci anni, contando solo sulle proprie forze. Già, perché il principale imputato dell’ennesima ‘diminutio’ ai danni del territorio isernino è inevitabilmente un ceto politico inadeguato, che quando viene tirato in ballo, preferisce girarsi dall’altra parte. Isernia, negli ultimi anni, sta perdendo praticamente tutto. Prima la Banca d’Italia, ora la Provincia, prossimamente la Camera di Commercio e chissà quali altri uffici pubblici sul territorio, senza contare la desertificazione industriale dell’intera provincia per una serie di politiche clientelari e poco lungimiranti a dispetto della crisi di sistema. Terziario e imprese sono sempre più un ricordo. Ma anche lo sport sembra essere diventato impraticabile, dalle nostre parti. Caso lampante, la questione del calcio, a ogni livello. L’Isernia Fc, dopo essere retrocessa in Eccellenza, annaspa nell’incertezza più totale. Domani, forse, la decisione ultima del gruppo dell’imprenditore beneventano Lorenzo Falzarano. Il quale ha detto chiaramente che, senza prima ottenere l’autorizzazione per realizzare un impianto di smaltimento di rifiuti ospedalieri a Pozzilli, non avrebbe interesse a fare calcio a Isernia. Ciononostante, a livello locale, nessuno si fa avanti. Come al solito. Ma non è la prima volta: nel 2012, accadde lo stesso anche con la pallavolo maschile, dopo i fasti della serie A. Le difficoltà legate alla crisi economica, la drastica riduzione di sponsor e la completa assenza di alternative, aiuti e proposte concrete riscontrata sul territorio portarono l’ex presidente della Fenice Isernia Mimmo Cicchetti a interrompere un percorso durato ben otto stagioni nel campionato di volley nazionale di A2. Il tutto, con la politica di oggi e di ieri che preferisce evitare responsabilità, problemi, fastidi, seccature. E che si riempie la bocca di parole come promozione turistica e valorizzazione del territorio senza avere la minima idea di cosa stia dicendo. Una classe dirigente che, ad ogni livello – regionale e, a cascata, provinciale e comunale – dimostra ogni giorno di più la propria incompetenza e inaffidabilità. Sia chiaro, amministratori di ieri e di oggi, nessuno escluso: tutti uguali. Capaci di perpetuare solo le proprie poltrone, mentre intorno a loro – e agli eroici cittadini che scelgono di rimanere su un territorio reso arido e inospitale per colpe altrui – resta ogni giorno di più il nulla. Prospettive zero, speranze zero. Ora, sparisce anche il futsal di A2: nel silenzio generale, che fa comodo a chi farebbe solo scena muta. Bravi, bene. Avanti così. Presto potrete farvi i complimenti davanti a uno specchio, ammesso che abbiate ancora il coraggio di guardare le vostre facce. L’alternativa, perché no, potrebbe essere un comitato di salute pubblica. Ma esiste davvero gente che abbia gli attributi di uscire allo scoperto per fare qualcosa di costruttivo – senza perseguire interessi di bottega – per questa città e questo territorio? Crediamo di no. Ma ci piacerebbe tanto sbagliarci”.

Ecco il comunicato integrale del presidente Antonio Di Franco con il quale, con la morte nel cuore, si accomiata da uno sport che ha tanto amato e archivia la storia dell’Aesernia calcio a 5.
“Dieci anni di attività – scrive Di Franco, non senza far trasparire tutto il proprio rammarico per la fine di un ciclo – Due campionati di C2 e uno di C1 vinti. Tre finali playoff regionali consecutive, di cui due vinte. Tre finali di coppa Italia regionale con due vittorie. Una finale playoff nazionale. Un campionato di serie B vinto. Una salvezza in serie A2. Un ciclo vincente, il più vincente nella storia delle società di futsal molisane. Ma come ogni ciclo ha un inizio e, purtroppo, una fine. E la storia dell’Aesernia si conclude qui: “Non c’è nemmeno bisogno di spiegare i motivi per i quali scriviamo la parola fine a questa nostra splendida avventura – dice il presidente – Nei mesi scorsi abbiamo mandato i segnali a chi di dovere, ma è sembrato che di questa serie A2 e della nostra società importasse a ben pochi. Ci troviamo oggi senza un campo da gioco dove poter disputare il prossimo campionato di A2 perchè Miranda non è proponibile senza i necessari interventi di riparazione al tetto e la situazione del palasport di Isernia è ben nota. Tra l’altro l’amministrazione comunale di Isernia ci ha ignorato in tutti i modi possibili, facendoci chiaramente capire con la sua indifferenza e con la sua assenza negli ultimi due campionati disputati che probabilmente provocavamo più fastidio che altro con le nostre richieste o con i nostri inviti. A tutto questo aggiungiamo il difficile momento economico che stiamo attraversando e che abbiamo affrontato esclusivamente con le nostre forze e con quelle di pochi e fedeli amici che ci hanno appoggiato, mentre tutte le più grosse realtà imprenditoriali della provincia ci hanno chiuso le porte in faccia o non hanno mantenuto le promesse fatteci. Nonostante tutto questo, abbiamo portato in alto il nome di una città e di una Regione, divertendoci e divertendo quei pochi che ci hanno manifestato il loro affetto e che hanno capito i nostri sforzi. Chiudiamo una parentesi indimenticabile con la consapevolezza di aver portato risultati ed emozioni incredibili che rimarranno sempre nella nostra memoria ed in quella di chi ci ha seguito. Ora lasciamo ad altri il compito di eguagliare questi dieci anni di trionfi e di gioie”. Prima di scrivere la parola fine sul capitolo Aesernia, da parte della società biancoceleste c’è stato anche il tentativo di salvare perlomeno il titolo conquistato facendolo rimanere in Molise: “In maniera che ritengo assolutamente altruistica e con la consapevolezza che sarà difficile per una società di futsal molisana proporsi ai nostri livelli attuali – dice ancora Di Franco – abbiamo proposto il titolo di serie A2 alle tre società molisane che il prossimo anno faranno la serie B. Con la Win Adv e la Scarabeo Venafro non si è giunti ad un accordo perché ambo le società ci hanno chiesto di continuare insieme a loro, non potendo affrontare da sole un campionato di A2, cosa che per i motivi sopra esposti non era per noi possibile. L’Isernia calcio a 5, invece, ci ha espressamente chiarito di non essere interessata. Per questo siamo con la coscienza a posto, consapevoli di aver fatto il massimo anche in questo senso”. Dopo dieci anni di attività i ringraziamenti sono d’obbligo: ” E’ doveroso da parte mia ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alle tante imprese che abbiamo portato a termine in un decennio – conclude Di Franco – in particolare i mister Scarpitti e Matticoli, i dirigenti Amicone, Antenucci, Vacca, Petrino, Russo che soprattutto negli ultimi anni si sono sacrificati, e non poco, per la nostra causa, nonché tutti quelli che in campo o in panchina hanno vestito la nostra maglia in dieci anni, partendo dalla C2 per arrivare fino in A2. Un grazie è d’obbligo anche agli amici che ci hanno sostenuto in questi anni dal punto di vista economico tra tante difficoltà e alle nostre famiglie che spesso, anche in A2 , sono stati i nostri primi e unici tifosi”.

 

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